Jacques Audiard, il regista di Emilia Perez, non ha parlato con la star del film Karla Sofia Gascon da quando la scorsa settimana sono emersi suoi vecchi tweet dal sapore razzista. "E' inscusabile", ha detto Audiard a Deadline, non capisco perche' continui a farci del male".
"Non le ho parlato ne' intendo farlo", ha detto il regista candidato agli Oscar per la regia del musical di Netflix su un narcotrafficante messicano che cambia sesso. Emilia Perez e' in corsa per 13 statuette il prossimo 2 marzo e la Gascon e' in finale come migliore attrice protagonista.
L'attrice spagnola non sarà presente sabato 8 febbraio a Granada per la cerimonia annuale dei premi del cinema spagnolo Goya, dove il film è in concorso nella categoria delle migliori novità europee: lo riferiscono i principali media iberici, citando fonti della casa produttrice di 'Emilia Pérez', che avrebbe scelto altre persone per rappresentare il film alla gala.
La decisione, secondo l'agenzia Efe, è stata presa per provare ad affievolire le polemiche sorte attorno a Gascón per alcuni suoi post pubblicati su Twitter (ora X) in passato dal sapore razzista e islamofobo. Il timore è che tale bufera possa ridurre le possibilità del film 'Emilia Pérez' di ottenere premi dopo le diverse nomination ottenute, come quelle agli Oscar, nonché una riduzione degli incassi al botteghino.
In merito a tali tweet, Gascón, prima donna transessuale a ottenere la candidatura all'Oscar come miglior attrice, ha affermato su Instagram di essersi "sentita persa" nel corso della sua "transizione", e di aver "cercato approvazione agli occhi degli altri", sostenendo inoltre di non avere ora "nulla da nascondere" e di sentirsi vittima di "cancel culture".
Sempre a causa di questa polemica, oggi la casa editrice Dos Bigotes ha fatto sapere in una nota di aver rinunciato a pubblicare in Spagna un romanzo biografico di Gascón già edito a suo tempo in Messico.
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