Non è più solo "il migliore amico dell'uomo". Fido ha scalato la classifica dei rapporti affettivi e relazionali raggiungendo il gradino più alto, quello generalmente destinato solo ai figli. Ora chi possiede un cane lo colloca proprio là, accanto all'amore verso la prole (ma con qualche punto a favore del cane perché bisticcia meno). Parenti di vario livello, incluso il partner e il migliore amico "danno meno soddisfazione", hanno dichiarato gli oltre 710 proprietari di cani sottoposti ad una curiosa ricerca mirata alle abitudini dei paesi occidentali nei confronti degli animali domestici, appena pubblicata su Scientific Reports.
Un'indagine corposa, durata quattro anni, in cui il campione è stato sottoposto ai test, generalmente in uso in ambito psicologico, di ben 13 scale di tipo 'relazionale-affettivo' applicate non solo alle persone ritenute più vicine (il parente più prossimo, il partner di cui si è innamorati, il migliore amico e i figli) ma anche, e per la prima volta , al proprio 'migliore amico a quattro zampe'.
I risultati segnano un cambiamento importante e hanno fatto il giro del mondo aprendo un dibattito sui principali media, come sul The Guardian. Vogliamo più bene ai cani che alle persone con cui instauriamo rapporti affettivi? Il sondaggio attesta i profondi cambiamenti sociali avvenuti nel tempo. Una volta i cani si tenevano all'aperto, spesso nell'aia o a fare la guardia, certamente non si piazzavano sul divano di casa scegliendo il posto migliore. Oggi gli animali domestici sono sempre di più al centro delle nostre vite. A Fido riserviamo coccole e cure, includendolo anche sulla scelta delle vacanze da fare per tutta la famiglia.
Ora si capisce perché: "I proprietari hanno riferito una maggiore soddisfazione con i loro cani rispetto a qualsiasi altro rapporto con partner umani, dimostrando una relazione altamente positiva e con conflitti minimi - spiegano gli autori -. Inoltre le persone coinvolte hanno detto di avere ricevuto più supporto dai loro cani che da qualsiasi persona vicina e sperimentato meno interazioni negative con i loro cani che con qualsiasi altro partner". I proprietari coinvolti nella ricerca hanno valutato i loro cani molto più dei loro migliori amici e parenti prossimi, in termini di affetto, affidabilità e supporto.
I cani però non raccolgono le nostre attenzioni come spugne, sono disposti a ricambiare l'affetto dimostrandocelo costantemente e in modo spontaneo e, si legge nel sondaggio, in una modalità simile a quella del comportamento dei bambini. "Il legame con Fido non sostituisce le relazioni umane ma offre una combinazione diversa e unica di caratteristiche che ci completa e che fa migliorare anche gli altri rapporti - attesta lo studio -. Infatti una buona relazione con un cane può anche riflettere relazioni positive del proprietario con gli esseri umani".
Quindi l'amore che diamo al cane ci verrà reso anche in termini di migliore disposizione verso gli altri.
Piccole eccezioni però ci sono: il migliore amico supera il cane in quanto a sentirsi compresi nelle difficoltà e abbiamo un occhio speciale solo per i nostri figli (seppure questi ultimi scendono di livello rispetto a Fido perché scatenano conflitti).
Infine, quando si tratta di intimità, il partner di cui si è innamorati supera l'affetto che diamo a Fido.
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