Quattro ore di Denzel Washington per "Arriva l'Uomo di Ghiaccio" di Eugene O'Neill; cinque ore e 20, diluite in due parti, per "Harry Potter e la Maledizione dell'Erede"; per arrivare al "Lungo Viaggio Verso la Notte" dello stesso O'Neill, messo in scena al Monte Cristo cottage di New London in Connecticut, che occupa addirittura un'intera giornata. Il teatro americano si riscopre in versione extralong. Sette ore e mezza per la nuova edizione di Angels in America. In confronto la nuova produzione di "Iceman Cometh" diretta da George Wolfe assomiglia a un "Bignami" abbreviato rispetto al testo originale che O'Neill licenzio' per Broadway nel 1946. Pur essendo ancora lunga per le due ore e mezza standard di oggi a broadway, la performance in quattro atti che vede Washington nel ruolo del protagonista Theodore Hickman, per gli amici "Hickey", si svolge in tempo reale nel bar di Harry Hope a Lower manhattan, ed ecco spiegata la ragione della durata dello spettacolo che ha aperto la scorsa settimana al Bernard Jacobs Theater.
La stessa logica sta dietro all'autobiografico "Lungo Viaggio" che il Flock Theatre di New London mette in scena nel cottage che ispiro' l'autore. Gli spettatori diventano i testimoni del dramma della famiglia Tyrone nell'arco di una intera giornata dell'agosto 1912 e nella vera stanza della casa estiva d'infanzia del drammaturgo dove si svolge l'azione, usando luce naturale e lampade dell'epoca. Monte Cristo Cottage prende il nome dal ruolo di Edmond Dantes, il piu' popolare interpretato da Joseph O'Neill, il padre di Eugene. Si entra alle nove di mattina, si esce dopo le 21. Pochi posti disponibili e ovviamente il tutto esaurito. Ed e' extralong anche "Angels in America": la prima parte, "Millennium Approaches", e' di tre ore e mezza con due intervalli di 15 minuti; la second "Perestroika" e' di quattro ore e 15 minuti, con altri due intervalli. La nuova edizione importata da Londra con la regia di Marianne Elliott celebra i 25 anni del dramma multipremiato di Tony Kushner sulla morte e la distruzione nell'America di Ronald Reagan e all'epoca dell'Aids.
Il nuovo trend ovviamente fa gioco, oltre che sull'amore per il teatro degli spettatori, anche sulla trasformazione dello spettacolo in evento in se stante. Angels ha una pausa di due ore tra la prima e la seconda parte, che permette di provare i ristoranti nell'area del Neil Simon Theatre sulla 52esima strada West. Lo stesso vale per l'Harry Potter di Broadway che si puo' anche spezzare in due giornate facendone il fulcro di un intero week-end.
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