Si parla di nuovo di Gordon Murray, l'ingegnere sudafricano che ha rivoluzionato con la sua genialità le Formula 1 degli Anni '70 e '80 (con la Brabham BT46 del 1978 e BT55 'sogliola' del 1986 e la McLaren MP4/4 del 1988) ed è stato il padre della McLaren GTR, versione da competizione della McLaren F1 del 1995, e della Mercedes McLaren SLR.
Dopo aver lanciato negli anni scorsi le sue hypercar T.50 e T.33 'estreme' con motore V12 da 3,9 litri progettato da Cosworth, Murray si appresta ora ad abbandonare il mondo ICE (o meglio a ridimensionarlo) affiancando a questa produzione in piccoli numeri un programma dedicato a suv e crossover completamente elettrici.
Lo svela in una intervista rilasciata al magazine Autocar, dove anticipa che il suo nuovo desiderio è di creare "una nuova auto pratica, con trazione elettrica e sotto ai 4 metri di lunghezza". Da buon ingegnere Murray ha sottolineato nella sua chiacchierata che "non ha senso progettare modelli elettrici che pesano 2,5 tonnellate" perché questo rende critico ottenere la voluta efficienza.
L'idea a cui sta lavorando è dunque quella di un suv e di un crossover elettrici urbani "a prezzi accessibili" che possano fare concorrenza ai futuri modelli in arrivo da Cupra, Skoda e Volkswagen. Veicoli che saranno costruiti secondo il metodo di produzione iStream brevettato da Murray in base al quale la batteria costituisce parte integrante della struttura e il peso è ridotto al minimo al fine di massimizzare l'efficienza e ridurre i costi industriali.
L'ingegnere sudafricano ha già maturato una importante esperienza nella fascia 'bassa' del mercato con le minuscole city car T.25 e T.27 ed ora i due nuovi modelli urbani, con una precisa collocazione nel 'cuore' del segmento potrebbero diventare l'elemento centrale di un programma industriale che arriva fino al 2033.
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