Ci sono la Fiat 500 originale, la rivoluzionaria 2CV, la prima Jeep Willys MB del 1945, ma anche la splendida concept Lancia Stratos Zero di Bertone, la 'plurimiionaria' Ferrari GTO e la ricostruzione in legno del progetto Voiture Minimum firmato nel 1936 da Le Corbusier.
Questi solo alcuni dei gioielli a quattro ruote che sono esposti nella iconica mostra 'Motion. Autos, Art, Architecture' al Guggenheim Bilbao - in chiusura il 18 settembre - e che è stata organizzata per festeggiare i 25 anni di questa stupenda galleria d'arte.
Curiosamente, un'altra mostra 'su ruote' cioè 'L'arte della motocicletta' (1999-2000) è stata la più visitata al Guggenheim Bilbao fino ad oggi, con oltre 870.000 ingressi seguita da Andy Warhol e le sue ombre (2016), che ha superato quota 820.000.
A fine agosto, e dopo quattro mesi e tre settimane di apertura, 'Motion. Auto, Arte, Architettura' aveva superato la cifra di 651.000 visitatori, spingendo il museo ad anticipare l'orario di apertura e ritardare l'orario di chiusura giornaliero. "L'idea di questa mostra - spiega Begoña Martínez Goyenaga, vicedirettore della comunicazione e marketing del Museo Guggenheim di Bilbao - viene da Norman Foster in persona, amante delle automobili e che ha una sua collezione. Era il suo sogno, la sua passione, fare una mostra con i pezzi più rilevanti, quelli che meglio dialogano con le diverse arti. Foster ha parlato con il direttore del Guggenheim di New York e loro lo hanno messo in contatto con Bilbao". 'Movimento. Autos, Art, Architecture' è organizzato dal museo insieme alla Fondazione Norman Foster e sponsorizzato da Iberdrola e Volkswagen.
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