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Alcool e guida: nulla cambia ma è giro di vite contro i recidivi

Alcool e guida: nulla cambia ma è giro di vite contro i recidivi

I test di Quattroruote confermano: resta tutto invariato

ROMA, 03 febbraio 2025, 12:58

Redazione ANSA

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Alcool e guida: nulla cambia ma è giro di vite contro i recidivi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alcool e guida: nulla cambia ma è giro di vite contro i recidivi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tanto allarmismo sul nuovo Codice della Strada, soprattutto per quanto riguarda l'alcool e la guida. A fare chiarezza, in merito alla guida in stato di ebbrezza, ci pensa Quattroruote ribadendo che a livello di norme di legge nulla cambia rispetto al passato se non che viene introdotta la tolleranza zero verso i recidivi.
    La redazione del mensile ha deciso di realizzare un test - pubblicato sul numero di febbraio da domani in edicola - per mostrare, dati alla mano, qual è il tasso alcolemico dopo aver bevuto una o due dosi di alcool al pasto e che cosa effettivamente succede se ci si mette al volante. Al test di Quattroruote, svoltosi come sempre nella pista di proprietà a Vairano, hanno partecipato due donne e due uomini, di età, altezza, peso e corporatura differenti. A ciascuno di essi sono state somministrate due dosi successive di una stessa bevanda alcolica (vino rosso fermo, prosecco, birra e gin), la prima al termine di un pranzo leggero e la seconda un'ora dopo la prima assunzione.
    Tali dosi sono servite per analizzare i dati delle tabelle affisse nei locali (fornite già nel 2007 dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute) che indicano il tasso alcolemico atteso nel sangue in relazione al proprio peso corporeo dopo il consumo dei relativi quantitativi di bevande.
    A controllare lo svolgimento del test ed effettuare i rilevamenti tecnici è stata una pattuglia di agenti della Polizia Locale di Buccinasco (MI), che ha fornito anche l'etilometro ufficiale, impiegato quotidianamente su strada.
    Tutti i partecipanti che hanno bevuto i due calici di vino (125 ml cad.), i due flute di prosecco (100 ml cad.) e i due bicchieri di birra (330 ml cad.) al pranzo sono rimasti all'interno della soglia di legge. Anche la persona che ha assunto il gin (40 ml cad.) ha registrato un dato negativo. Tale prova, spiega Quattroruote, ha in ogni caso evidenziato un effetto moltiplicatore della sostanza alcolica che va sempre tenuto presente: alla seconda misurazione, il tasso è infatti salito a 0,21 contro lo 0,08 della prima bevuta. Dunque, con l'avvertenza che ogni metabolismo è diverso, il classico calice a cena fuori o a casa di amici non dovrebbe porre nessuno a rischio di sanzioni. Gli allarmi diffusi appaiono dunque ingiustificati ma attenzione ai comportamenti: esaminando gli atteggiamenti statici e dinamici delle persone sottoposte ai test è emerso come l'alcool sia in grado di abbassare i freni inibitori, al di là delle restrizioni dell'alcoltest. 

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