/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Byd cresce in Europa e punta sulla filiera italiana

Byd cresce in Europa e punta sulla filiera italiana

'Presto per parlare di impianti qui. Vogliamo stare a tavolo Ue'

TORINO, 10 febbraio 2025, 18:14

Amalia Angotti

ANSACheck
Byd incontra i fornitori italiani per auto prodotte in Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

Byd incontra i fornitori italiani per auto prodotte in Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il colosso cinese Byd cresce in Europa e punta sulla filiera italiana dell'automotive. Un interesse reciproco, come si vede dalla risposta dei fornitori che si presenteranno in oltre 300 alla convention organizzata con l'Anfia il 20 e 21 febbraio al Mauto di Torino. "E' stata una risposta superiore alle aspettative, c'è grande attesa.
L'incontro dà una chance alla componentistica italiana di offrirsi come partner con la propria competitività e tecnologia.
Tocca a loro guadagnarsi la nostra fiducia", ha spiegato Alfredo Altavilla, advisor di Byd per l'Europa, in occasione della presentazione alle Ogr della nuova Atto 2, suv compatto elettrico per la città.


In Europa il colosso cinese produce in Turchia e in Ungheria e più volte si è parlato di un possibile arrivo in Italia con l'acquisizione di ex siti Stellantis come quelli di Termini Imerese e di Grugliasco. "Non facciamoci illusioni, purtroppo in Europa di stabilimenti disponibili ce ne sono fin troppi, concentriamoci sul far crescere i volumi e poi valuteremo i possibili ulteriori sbocchi produttivi", ha detto Altavilla.
"Con i due stabilimenti in Europa raggiungeremo nei prossimi mesi una capacità produttiva importante. Prima di pensare ad altri siti dobbiamo saturare questi", ha aggiunto. Quanto all'interesse per marchi europei, il manager ha osservato: "Abbiamo dimostrato di avere tutte le potenzialità per una crescita organica. Siamo passati da 500.000 auto vendute nel 2020 a 4,2 milioni nel 2024, per crescere non abbiamo bisogno di fusioni e acquisizioni". Infine sulla quota di mercato in Europa Altavilla ha detto che "Byd supererà questo mese l'1% in Italia e conta di arrivare molto presto al 2%. In Europa la strada è un po' più lunga, ma puntiamo al 2% in tempi rapidi".
Altavilla ha aggiunto che Byd ha dimostrato "di avere tutte le potenzialità per una crescita organica passando da 500.000 auto del 2020 a 4,2 milioni nel 2024" e per crescere non ha bisogno di fusioni e acquisizioni.


Byd rivendica anche un ruolo di attore ai tavoli europei sull'automotive. "Byd oggi viene percepita come un nemico essendo un costruttore cinese, ma sarebbe molto più saggio considerarlo un alleato, innanzitutto perché in pochi mesi diventeremo a tutti gli effetti un costruttore europeo e poi perché quello che serve in questo momento è la certezza delle regole". Sul piano auto che la Commissione europea presenterà il 5 marzo, Altavilla ha osservato che le "aspettative sono limitate": "mi aspetto un po' più di buon senso. Ad esempio l'ipotesi di lasciare in vita le plug-in dopo il 2035 la ritengo assolutamente giusta. Poi ci sono delle assurdità come le multe sulle emissioni diluite negli anni che rischiano di spaccare il mercato e penalizzare modelli di successo. Il mercato ha bisogno di certezze". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza