Nel 2024 i premi del ramo rc auto sono aumentati del 6,5%. Lo comunica l'Ania spiegando che la crescita "è essenzialmente legata all'andamento del costo dei sinistri, che ha risentito in modo significativo del rialzo dell'inflazione osservato a partire dai primi mesi del 2022". Nel triennio 2022-24, infatti, prosegue l'associazione delle compagnie assicuratrici, il costo dei pezzi di ricambio si è accresciuto del 14,2% mentre i danni alla persona sono stati rivalutati di oltre il 16% (a fronte di un'inflazione generale del 15,4%). Nello stesso periodo il premio medio rc auto è cresciuto di poco più dell'11,0%. L'Ania evidenzia quindi che che dal 2012 al 2024 si è registrata complessivamente una riduzione del premio medio di oltre il 25%.
In Italia l'incidenza dei premi sul Pil nel settore delle assicurazioni danni (escluso il settore auto) si attesta a meno della metà rispetto agli altri principali paesi europei, fa notare l'Ania. "Dobbiamo perciò intensificare la nostra azione per ridurre questo gap e rafforzare la protezione autonoma delle famiglie e delle imprese. A fronte della positiva dinamica dei premi osservata - ha aggiunto il Presidente Liverani - stimiamo che nel 2024 il settore assicurativo abbia fornito prestazioni verso i propri assicurati e sostenuto spese di gestione assicurativa del comparto danni per quasi 40 miliardi, gestendo oltre 18 milioni di sinistri; nel settore vita, a fronte di oltre 37 milioni di polizze attive, ha gestito soluzioni di risparmio previdenziale e di investimento per oltre 860 miliardi, come detto, ancora su livelli inferiori rispetto ad altre economie".
I risultati del 2024 si inseriscono, peraltro, in un contesto macroeconomico e finanziario in miglioramento rispetto all'anno precedente. In particolare, l'aumento del reddito reale delle famiglie italiane nel corso dell'anno si è riflesso in una crescita della propensione al risparmio, di cui hanno beneficiato anche le polizze vita. A ciò si sono aggiunte le politiche monetarie più accomodanti e il miglioramento delle prospettive di stabilità finanziaria. Anche questi fattori hanno contribuito a sospingere gli investitori verso prodotti assicurativi di risparmio, sia quelli con rendimento garantito (polizze di ramo I) sia quelli legati ai mercati finanziari (polizze di ramo III). Da ultimo, la lieve ripresa economica, la domanda di coperture contro nuovi rischi emergenti (es. eventi naturali e climatici, rischi cyber) e la crescente attenzione alla salute hanno sostenuto la crescita dei rami danni.
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