/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Urso, 'Italia guida in Europa il fronte delle riforme auto'

Urso, 'Italia guida in Europa il fronte delle riforme auto'

'Per la transizione si apra a tutte le tecnologie disponibili'

ROMA, 14 marzo 2025, 16:46

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"L'Italia guida il fronte delle riforme in Europa, per rimettere sulla strada giusta l'auto europea". È quanto affermato, a quanto si apprende, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in apertura del tavolo automotive in corso a Palazzo Piacentini, sede del Mimit.
    "Ci siamo mossi per primi, già sei mesi fa. Con il nostro non-paper sul settore dell'automotive abbiamo costretto la Commissione Ue a inserire nel Piano d'azione sull'automotive due precondizioni assolutamente necessarie, ma ancora non sufficienti: il rinvio delle sanzioni previste per il 2025, che avrebbero comportato il collasso dell'industria europea, e l'anticipo alla seconda metà di quest'anno della revisione del regolamento sui veicoli leggeri, inizialmente prevista per la fine del 2026", ha ricordato Urso.
    "Molti ritenevano che sarebbe stato impossibile e ci siamo riusciti - ha proseguito -. Ma non basta. Come ho ribadito mercoledì al Consiglio competitività, il testo ufficiale resta debole e ambiguo sulla neutralità tecnologica. Sono ancora troppe le contraddizioni. È fondamentale che, per il raggiungimento degli obiettivi della transizione, si apra a tutte le tecnologie disponibili, a partire da biocarburanti e idrogeno. Serve poi rivedere il metodo di calcolo delle emissioni. Servono inoltre risorse adeguate a livello europeo per incentivare la produzione Made in Europe e garantire l'autonomia strategica sulle batterie elettriche. La battaglia è ancora lunga ma noi non molliamo. Sappiamo che il sistema Italia, imprese e sindacati, sono con noi".
   

Urso, 'per la componentistica 2,5 miliardi nel triennio 25-27'

"La nostra priorità è il sostegno alla componentistica, su cui grava anche la crisi produttiva delle case automobilistiche tedesche. Per questo, interveniamo a supporto della filiera, indirizzando risorse per 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-27, e solo per il 2025 1,6 miliardi di euro, tra accordi per l'innovazione, contratti e mini-contratti di sviluppo e credito d'imposta. Previsti inoltre 100 milioni per interventi mirati sulla domanda, non di autovetture, che concorderemo direttamente con la filiera". Sono i dati illustrati, a quanto si apprende, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, al tavolo automotive in corso a Palazzo Piacentini. Urso ha ricordato l'apertura, il prossimo 8 aprile, dello sportello per i Contratti di sviluppo dedicato alle filiere strategiche, a partire dalla filiera automotive, con una dotazione di 500 milioni di euro.

Urso, incentiviamo automotive a riconversione verso difesa

"Siamo un governo responsabile: il nostro obiettivo è mettere in sicurezza le imprese e tutelare i lavoratori. Per questo incentiviamo le aziende della filiera automotive a diversificare e riconvertire le proprie attività verso settori ad alto potenziale di crescita, come la difesa, l'aerospazio, la blue economy e la cybersicurezza". Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, intervenendo al tavolo automotive al Mimit. "Comparti in forte espansione e ad alta redditività. Così possiamo salvaguardare e valorizzare le competenze dei lavoratori dell'automotive" con "le loro capacità tecniche e il capitale umano già formato". "Insedieremo un tavolo specifico con le imprese e le Regioni per governare la transizione e, quindi, anche la necessaria riconversione industriale verso i comparti in maggiore crescita su cui abbiamo anche campioni nazionali ed europei che possono contribuire a sviluppare le filiere produttive", ha aggiunto Urso."

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza