Anche ZF, azienda leader nelle tecnologie per veicoli elettrici, sta ora introducendo la sua nuova generazione di range extender (la produzione in serie inizierà nel 2026) che è stata progettata per soddisfare la crescente domanda globale di una soluzione ICE che elimini nei modelli 100% elettrici l'ansia da ricarica.
"Sebbene l'autonomia completamente elettrica delle autovetture sia oggi in media di circa 500 km - spiega Otmar Scharrer, vicepresidente senior R&D, tecnologia dei gruppi propulsori elettrificati alla ZF - l'ansia da autonomia influenza ancora un'ampia gamma di acquirenti nella scelta del nuovo veicolo".
Questo è particolarmente vero nelle regioni in cui un'infrastruttura di ricarica non è ancora universalmente disponibile. Ed è per queste situazioni che ZF sta attualmente sviluppando la prossima generazione di range extender.
"Questi sistemi rappresentano una vera alternativa alle batterie più grandi, e quindi più costose, o ai veicoli ibridi plug-in - spiega Scharrer - Con i range extender, un motore a combustione interna è accoppiato a un motore elettrico che genera energia per la batteria del veicolo non appena il suo stato di carica scende al di sotto di una certa soglia".
Come suggerisce il nome, questo aumenta l'autonomia di guida elettrica. Un ulteriore vantaggio rispetto ai veicoli ibridi plug-in (Phev) o ai motori a combustione interna convenzionali è che l'unità range extender opera sempre nell'intervallo di prestazioni ideale per consumi e minori emissioni di CO2.
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