Le Nazioni Unite, Jean Todt e
l'Unione europea unite nel segno della sicurezza stradale. Con
l'impegno scandito nello slogan 'Make a Safety Statement',
accompagnato dall'hashtag #streetforlife, la campagna mondiale
lanciata in collaborazione con JCDecaux ha raggiunto oggi
Bruxelles chiamando a raccolta i vertici politici comunitari e
nazionali per rafforzare le azioni di sensibilizzazione tese
all'obiettivo comune di dimezzare il numero delle vittime della
strada entro il 2030.
Ogni anno, denuncia l'Onu, 1,3 milioni di persone muoiono
sulle strade di tutto il mondo e oltre 50 milioni restano
gravemente ferite. E a registrare i bilanci più pesanti sono
soprattutto i Paesi in via di sviluppo, dove si verificano oltre
il 90% di questi tragici incidenti. Una "pandemia silenziosa"
davanti alla quale, ha ammonito l'ex team principal della
Ferrari Jean Todt, Inviato speciale dell'Onu per la sicurezza
stradale, serve "invertire la rotta" e "mobilitare la volontà
politica necessaria per aumentare le azioni e i finanziamenti
per salvare milioni di vite, in linea con gli obiettivi del
Decennio di azione per la sicurezza stradale".
All'iniziativa - che si svilupperà in 80 Paesi dal 2023 al
2025 - hanno dato il loro appoggio anche artisti e personalità
dello sport tra le quali l'attrice e Ambasciatrice di buona
volontà dell'Onu, Michelle Yeoh - con Todt a Bruxelles -, il
pilota della Ferrari Charles Leclerc, il motociclista Marc
Marquez, il tennis Novak Djokovic, l'attore Patrick Dempsey, la
cantante Kylie Minogue, la modella Naomi Campbell. "Stiamo già
pianificando nuove azioni e programmi per questo tema
umanitario", ha affermato la commissaria Ue per i Trasporti,
Adina Valean, sottolineando che la sicurezza stradale
rappresenta "una priorità nell'agenda Ue" e una "responsabilità
comune" che "richiede il sostegno di attori nazionali e locali,
così come della società civile e delle industrie". Sul
territorio europeo "abbiamo registrato progressi negli ultimi
vent'anni, con il numero di morti diminuito da 50mila a 20mila,
tuttavia - ha osservato Valean - sono state 20.600 le persone
che hanno perso la vita sulle strade europee nel 2022, e questo
dato rimane troppo alto, in modo inaccettabile".
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