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Torna campagna Efsa su sicurezza alimentare per il quinto anno

Torna campagna Efsa su sicurezza alimentare per il quinto anno

Focus sui rischi dai cibi vegetali, estesa a 23 Paesi

ROMA, 10 aprile 2025, 15:17

Redazione ANSA

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I focolai a trasmissione alimentare attribuibili ad alimenti di origine vegetale e come prevenire i rischi alimentari. E' il focus della campagna di comunicazione Safe2Eat 2025 che prende il via per il quinto anno. Promossa dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal ministero della Salute ha come obiettivo quello di far crescere la fiducia dei consumatori nella sicurezza alimentare nell'ambito dell'Unione europea. la campagna vuole fornire ai consumatori informazioni chiare e basate sulla scienza della sicurezza alimentare. Quest'anno si estende a 23 paesi, in crescita rispetto ai 18 del 2024, con la missione di aiutare un numero sempre maggiore di europei a scegliere con sicurezza i prodotti alimentari.
    Tra i paesi partecipanti dell'edizione 2025 ci sono anche Albania, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Montenegro, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria.
    Quest'anno la campagna in Italia si concentra sui focolai di malattie a trasmissione alimentare attribuibili ad alimenti di origine non animale, ovvero vegetale, meglio conosciuti come Anoa, e sugli additivi. Tra gli alimenti di origine non animale, quelli che pongono i rischi maggiori nell'Ue sono verdure a foglia verde, ortaggi a bulbo e a stelo, pomodori, meloni, baccelli, legumi o cereali freschi, semi germogliati e frutti di bosco. Possono essere consumati in svariati modi, da crudi ad altamente trasformati. In taluni casi, però, il loro consumo può causare malattie gravi, anche con esito fatale.
    A partire dal focolaio epidemico di infezione da E.coli produttore di shigatossina, che si è verificato nel 2011 in alcuni Paesi Ue a causa del consumo di insalata di germogli contaminata e passando al caso dei minestroni surgelati consumati impropriamente tal quali e dai quali sono originati numerosi casi di listeriosi, nonché ai casi di salmonellosi (Salmonella Umbilo) da consumo di insalate di prima gamma (rucola e spinaci in foglie).
    Per quanto riguarda il botulismo alimentare, l'Italia riporta costantemente uno dei tassi di prevalenza più alti dell'Ue, anche a causa della spiccata tradizione consolidata nella popolazione rispetto alla preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico. I focolai correlati al consumo di alimenti di produzione industriale, sono invece molto rari, ma destano maggiore preoccupazione sia per la popolazione sia per le autorità di controllo in quanto possono potenzialmente coinvolgere un elevato numero di persone.
   

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