Dalla sanità digitale all'intelligenza artificiale, la sicurezza delle cure, la donazione di organi e tessuti, il tema delle missioni umanitarie, oltre a due articoli di rilievo: uno dedicato alla medicina di genere, che rafforza la centralità della persona assistita tenendo conto delle differenze legate a sesso e genere, e un altro sull'equo compenso, in conformità alla legge n. 49 del 2023, che garantisce un compenso equo e proporzionato alla prestazione svolta dal professionista. Sono queste le principali novita' varate nei nuovi Codici deontologici delle professioni sanitarie che fanno capo alla Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
In particolare, le nuove norme disciplinano il comportamento di più di 100.000 lavoratori appartenenti a 16 professioni sanitarie. Approvati durante l'ultimo Consiglio nazionale della Fno-Tsrm e Pstrp, tenutosi ieri a Ferrara, i Codici deontologici sono il risultato di una attività di revisione durata quattro anni, e condotta da un gruppo di lavoro che ha coinvolto oltre 45 esperti.
Presentati all'Arcispedale 'Sant'Anna' di Cona, nella città estensi, hanno come obiettivo quello di "garantire la salute delle persone e delle comunità, promuovendo trasparenza sui doveri e sull'identità dei professionisti sanitari".
Dagli Assistenti sanitari ai Dietisti, Igienisti dentali, Logopedisti, Ortottisti, Tecnici audiometristi, Tecnici audioprotesisti, Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, i nuovi codici dettano le norme di comportamento etico.
"I nostri Codici deontologici ci ricordano che siamo parte di qualcosa di più grande: una rete di competenze, valori e responsabilità che si intreccia per garantire il benessere e la salute delle persone - spiega Teresa Calandra, Presidente della Fno-Tsrm e Pstrp -: per ognuno di noi rappresentano un invito costante a fare di più, ad agire sempre con consapevolezza, rispetto e umanità".
A giudizio del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha inviato un messaggio alla presidente Calandra, "la revisione dei Codici deontologici, frutto di un dialogo aperto e della partecipazione attiva di professionisti, enti e cittadini, testimonia un approccio moderno e inclusivo alla definizione delle responsabilità e dei diritti di chi opera nel settore sanitario. È un contributo prezioso".
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