I due ricercatori sono partiti a
fine ottobre alla volta dell'estremo Sud, passando per la Nuova
Zelanda, fino alla Stazione Mario Zucchelli, che ospita circa
altre 80 persone fra ricercatori, tecnici e personale di
supporto. Ogni due giorni, affiancati da una guida alpina, hanno
raggiunto in elicottero le colonie di pinguini. Lo studio ha
riguardato i pinguini di Adelia e i pinguini imperatore, animali
che vivono in colonie di dimensioni molto diverse che contano da
poche migliaia fino a diverse centinaia di migliaia di
individui. Per ogni colonia, circa 50 animali sono stati
sottoposti a prelievo di tamponi e sangue. Una volta rientrati
in base, i ricercatori si dedicavano alle analisi molecolari e
sierologiche. La missione IZSVe si caratterizza non solo per
aver testato tutto il materiale raccolto durante la permanenza
dei ricercatori in Antartide, ma per aver formato il personale
della base italiana all'esecuzione delle metodiche molecolari e
sierologiche necessarie per monitorare la circolazione del
virus. In assenza dei veterinari dell'IZSVe, Carla Ubaldi,
Environmental Officer dell'Enea presso la Mario Zucchelli, ha
condotto con successo indagini analitiche sui campioni di
pinguini raccolti presso Inexpressible Island, un sito
strategico per diverse ricerche del Programma Nazionale di
Ricerche in Antartide (Pnra) ma raggiungibile solo in condizioni
meteo ottimali. Al momento non sono previste nuove missioni alla
stazione, ma molto dipenderà dall'evoluzione della malattia,
dalla disponibilità di fondi e da altre variabili di tipo
logistico.
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