In calo i casi di morbillo a febbraio
in Italia. Dal primo al 28 del mese ne sono stati notificati 53
contro i 74 di gennaio (-28,3%), per un totale dall'inizio
dell'anno di 127 casi (12,9 per milione di abitanti). È quanto
emerge dal nuovo numero del bollettino periodico 'Morbillo &
Rosolia News' curato dalla Sorveglianza epidemiologica nazionale
del morbillo e della rosolia dell'Istituto Superiore di Sanità
(Iss).
Il 92,1% dei casi è stato confermato in laboratorio. Tra i
casi segnalati nel periodo, 16 (12,6%) sono casi importati. Sono
15 le Regioni/Province Autonome che hanno segnalato casi, di cui
tre ne hanno indicati oltre la metà. L'incidenza più elevata è
stata osservata in Sicilia (50,1/milione abitanti), seguita
dalla Provincia Autonoma di Trento (44,0/milione) e dalle Marche
(36,4/milione).
L'età mediana dei casi segnalati, si legge nel bollettino, è
pari a 30 anni; il 52,0% sono adolescenti o giovani adulti (età
15-39 anni) e un ulteriore 24,4% ha più di 40 anni di età.
Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia
di età 0-4 anni e sono stati segnalati 8 casi in bambini con
meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati. Il
90,4% dei casi per cui è nota l'informazione sullo stato
vaccinale erano non vaccinati al momento del contagio. Sono
stati segnalati 13 casi in operatori sanitari.
Complessivamente, oltre un terzo dei casi (37,8%) ha
riportato almeno una complicanza, di cui la polmonite è stata
quella più frequentemente riportata (15% dei casi totali). È
stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non
vaccinato. Tra il 1 gennaio e il 28 febbraio 2025 non sono
stati segnalati casi di rosolia.
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