Le attività sugli schermi devono essere vietate per i bambini di meno di sei anni perché ''alterano durevolmente la loro salute e le loro capacità intellettive": questo l'appello lanciato da cinque società di studiosi francesi.
Questo appello ''ad una presa di coscienza collettiva'' si rivolge, in particolare, ''ai giovani genitori, agli insegnanti, educatori, pedagoghi, personale curante, decisori politici''. Il testo è co-firmato e pubblicato on-line, tra l'altro, dalla Société française de pédiatrie, da Santé publique, de psychiatrie de l'enfant et de l'adolescent et d'ophtalmologie, come anche dalla Société francophone de santé et environnement. Per i firmatari, il messaggio attuale delle autorità sanitarie, ''niente schermi prima dei 3 anni'', è ''chiaramente insufficiente e va attualizzato alla luce delle recenti conoscenze''. Diventando ''niente schermo prima dei sei anni''.
L'appello arriva circa un anno dopo la pubblicazione del rapporto 'Enfants et écrans' ('Bambini e schermi') realizzato da una commissione di esperti su richiesta del presidente, Emmanuel Macron. Per i firmatari dell'odierno appello, ''nel 2025, il dubbio non è più consentito e le numerosissime pubblicazioni scientifiche internazionali sono qui a ricordarcelo: né la tecnologia dello schermo né i suoi contenuti, incluso quelli cosiddetti 'educativi', sono adatti a un piccolo cervello in sviluppo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA