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Aumentano i no alla donazione degli organi nella carta identità, anche se continuano a prevalere i sì

Aumentano i no alla donazione degli organi nella carta identità, anche se continuano a prevalere i sì

Opposizioni in crescita del 3,4%. Più generosi i 40-50enni

ROMA, 09 aprile 2025, 09:02

Redazione ANSA

ANSACheck
Aumentano i  'no ' a donazione degli organi in carta identità - RIPRODUZIONE RISERVATA

Aumentano i 'no ' a donazione degli organi in carta identità - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 60,3% di consensi e il 39,7% di opposizioni: le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti confermano la prevalenza dei 'sì', ma quello che colpisce è la crescita di coloro che negano la propria disponibilità in caso di morte all'espianto. Lo dicono i dati del primo trimestre dell'anno relativi alle scelte registrate al momento del rinnovo della Carta d'identità elettronica (Cie). Dal 1 gennaio al 31 marzo di quest'anno, infatti, i "no" alla donazione sono saliti del 3,4% rispetto al 2024, mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%.

I dati emergono dal report periodico del Centro nazionale trapianti (Cnt) diffuso in vista della Giornata nazionale della donazione, che si celebra l'11 aprile. Su circa 950mila dichiarazioni, 570mila hanno dato il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte, mentre in 380mila hanno scelto di opporsi. I cittadini che si sono astenuti, invece, sono stati 680mila, il 41,6% di quanti hanno rinnovato il documento nei primi 90 giorni dell'anno. In questo momento nel Sistema informativo trapianti sono depositate 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni.

"Soprattutto in alcune fasce d'età - spiega direttore del Cnt, Giuseppe Feltrin - tante persone faticano a dichiarare la propria volontà di donare mentre rinnovano il documento e finiscono per registrare un 'no' che, pur revocabile, potrebbe in futuro rischiare di condizionare in negativo la nostra capacità di trovare organi compatibili per i tantissimi pazienti in attesa di trapianto".

I più propensi davanti all'ipotesi di donare gli organi dopo la morte sono i 40-50enni (68,6% di 'sì' e il 31,4% di 'no'). Dall'altra parte ci sono soprattutto gli over 60 (48,4% di "no", erano il 45,5% nel 2024), ma anche i 18-30enni, tra i quali le opposizioni sono passate dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025. Gli esempi virtuosi, comunque, non mancano, osserva Feltrin, ricordando i comuni di Verceia (Sondrio), il comune più generoso d'Italia in tema di donazione: su 158 cittadini che hanno rinnovato la Cie si sono espressi in 139 (19 astenuti): 138 sì e un solo no. Sul podio della generosità dopo Verceia quest'anno ci sono Cinte Tesino (Trento) e Longano (Isernia), mentre dopo tre anni in testa alla classifica si attesta al quarto posto Geraci Siculo (Palermo).

Tra le città con oltre 100mila abitanti, invece, Trento conferma ancora una volta il primato (73,6% sì, 22,4% no, astenuti 32,4%) davanti a Sassari e Verona. Guardando alle Regioni e Province autonome, è sempre Trento a guidare la classifica davanti alla Valle d'Aosta e alla Sardegna. In occasione della Giornata di venerdì il Cnt ha lanciato una campagna social intitolata 'Ha detto sì', per ricordare a tutti che scegliere di donare gli organi è facile, non costa nulla e soprattutto è l'unico modo per salvare la vita a chi aspetta un trapianto".

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