Le persone che sono state concepite in inverno hanno maggiori probabilità di avere il tessuto che brucia le calorie (ossia il tessuto adiposo bruno) più attivo, hanno inoltre un Indice di massa corporea (Bmi) inferiore e accumulano meno grasso attorno agli organi interni, rispetto a chi è stato concepito nelle stagioni più calde. Lo indica lo studio giapponese pubblicato sulla rivista Nature Metabolism, guidato da Tohoku University, Tenshi College e Tokyo Medical University.
La ricerca ha coinvolto quasi 700 partecipanti, tutti giapponesi, Adesso saranno necessarie ulteriori studi per capire se risultati analoghi saranno riscontrati anche in altre popolazioni, Sarà inoltre necessario comprendere i meccanismi alla base di questo fenomeno.
Le abitudini alimentari e l’esercizio fisico sono i due fattori predominanti nel funzionamento dell’organismo in materia di bilancio energetico, ma anche le temperature giocano un ruolo: quando fa freddo, il corpo genera più calore tramite l'attività del tessuto adiposo bruno e immagazzina meno grasso sotto forma di tessuto adiposo bianco. Tuttavia, il tessuto adiposo bruno non si trova in tutti gli individui nelle stesse quantità, e i fattori che influenzano queste differenze sono ancora poco compresi.
Per fare un po’ di luce sulla questione i ricercatori guidati da Takeshi Yoneshiro, di Tohoku University e Università di Tokyo, hanno analizzato il tessuto adiposo bruno di 683 individui tra i 3 e i 78 anni: fra questi, chi era stato concepito tra metà ottobre e metà aprile mostrava cellule adipose brune più attive e, di conseguenza, tendeva a bruciare più calorie, ad accumulare meno grasso e ad avere un Bmi inferiore. In particolare, è risultata determinante l'esposizione, nel periodo immediatamente precedente il concepimento, a un’ampia variazione giornaliera nelle temperature così come a case o ambienti di lavoro più freddi, .
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