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Legno rinforzato con nano-ferro per i materiali green del futuro

Legno rinforzato con nano-ferro per i materiali green del futuro

Può sostituire acciaio e cemento in edifici, ponti e pavimenti

30 aprile 2025, 15:07

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Le nano-particelle di ferro (in turchese) nelle pareti delle cellule del legno (fonte: Florida Atlantic University) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le nano-particelle di ferro (in turchese) nelle pareti delle cellule del legno (fonte: Florida Atlantic University) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il legno reso più resistente grazie all’aggiunta di nanoparticelle di ferro si aggiunge alla lista sempre più lunga dei materiali green del futuro: un giorno, questi materiali di origine biologica potrebbero infatti sostituire quelli tradizionali impiegati nelle costruzioni, come acciaio e cemento, andando a costituire edifici, ponti, pavimenti e mobili. Lo afferma lo studio guidato dall’americana Florida Atlantic University (Fau) e pubblicato sulla rivista Acs Applied Materials & Interfaces, che ha trovato il modo di fortificare le cellule che compongono il legno senza renderlo pesante, costoso o dannoso per l’ambiente.

Con circa 181,5 miliardi di tonnellate prodotte ogni anno a livello globale, il legno è una delle maggiori fonti rinnovabili di materiali. I ricercatori coordinati da Vivian Merk si sono concentrati in particolare sul tipo di legno caratteristico di alberi come la quercia, l’acero, il ciliegio e il noce, che presenta grandi vasi linfatici disposti ad anello che trasportano l'acqua dalle radici alle foglie. Hanno poi introdotto il ferro sotto forma di un minerale che si trova comunemente nel suolo, nell’acqua e anche negli organismi viventi, la ferridrite. Il metodo si è rivelato semplice ed economico e i risultati mostrano che è in grado di rendere il legno più resistente e durevole aggiungendo solo una piccola quantità di peso extra. Sono invece rimaste invariate altre proprietà, come la capacità di piegarsi e rompersi.

“Questa ricerca segna un progresso significativo nella scienza dei materiali sostenibili e un passo importante verso la costruzione e la progettazione ecocompatibili”, afferma Stella Batalama, preside del College di Ingegneria e Informatica della Fau, che non è coinvolta nello studio. “L’impatto di questo lavoro va ben oltre il campo dell’ingegneria: contribuisce agli sforzi globali per ridurre le emissioni di carbonio – conclude Batalama – ridurre gli sprechi e adottare soluzioni sostenibili e ispirate alla natura”.

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