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Con il neutrino da record 'siamo sulla soglia di fenomeni nuovi'

Con il neutrino da record 'siamo sulla soglia di fenomeni nuovi'

Cuttone (Infn): 'nuova pagina nell'astrofisica delle particelle'

13 febbraio 2025, 10:13

di Enrica Battifoglia

ANSACheck
I rilevatori del telescopio sottomarino Km3Net (fonte: Collaborazione Km3Net) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I rilevatori del telescopio sottomarino Km3Net (fonte: Collaborazione Km3Net) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Due anni di analisi e riflessioni, prove e controlli per poter dire "abbiamo un segnale inaspettato" e ora è certo che "si aprono nuovi scenari": non ci sono più dubbi per Giacomo Cuttone, responsabile per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del progetto KM3NeT, come per i suoi colleghi che hanno studiato il segnale del neutrino da record, straordinariamente carico di energia. "È un dato che comincia a indirizzare lo studio verso una nuova pagina dell'astrofisica e dell'astrofisica particellare", dice Cuttone all'ANSA.

"L'energia del neutrino rilevato da KM3NeT è così elevata che non è semplice inquadrare nella nostra galassia una sorgente che lo abbia prodotto", in sostanza la scoperta "ci dice che o nella Via Lattea abbiamo qualcosa che non conosciamo, oppure il neutrino viene da fuori della nostra galassia", osserva.

In tutti i casi, prosegue il fisico, "la sfida è comprendere i meccanismi che possano averlo generato: se l'origine del neutrino fosse nella Via Lattea, cosa che sembra improbabile, si tratterebbe di individuare fenomeni non ancora noti nella nostra galassia; se invece il neutrino provenisse dall'esterno della Via Lattea, allora si tratterebbe di un neutrino cosmogenico". Sarebbe cioè una particella che si forma nel cosmo, da processi non ancora noti. "Non abbiamo nessuna teoria sufficientemente robusta che possa portare a una comprensione in tempi rapidi".

Sorpresi dall'aver visto qualcosa di simile, i ricercatori guardano al futuro con un entusiasmo che nasce da meraviglia e curiosità: "È un dato davvero unico - prosegue il ricercatore - e nella comunità scientifica si è aperto un lungo dibattito per immaginare scenari in cui particelle simili sia siano potute formare".

I fisici delle particelle si trovano davanti a una situazione molto diversa rispetto a quella di scoperte celebri recenti, come quella del bosone di Higgs o quella delle onde gravitazionali: nel primo caso, per esempio, "c'era una teoria che è stata confermata in pieno dagli esperimenti fatti al Cern e lo stesso è accaduto per le onde gravitazionali, la cui esistenza era stata prevista un secolo prima da Einstein".

Ma "questa volta - prosegue Cuttone - dietro la scoperta del neutrino da record non c'è una teoria: ci sono solo tanti modelli che potrebbero essere degni di studio: è una vera sfida per la comunità scientifica".

Si spiega così il fatto che la scoperta è stata comunicata solo dopo due anni di controlli: "Abbiamo cercato di capire se c'era un problema, ma poi abbiamo capito che non era così e in agosto abbiamo sottoposto l'articolo alla rivista".

Il bello arriva adesso: "Dobbiamo capire che cosa possa essere una particella dall'energia così elevata". Ora che l'articolo è stato pubblicato può iniziare un grande lavoro di squadra: "Il dato è a disposizione della comunità scientifica internazionale" e mentre i fisici teorici si mettono la lavoro per costruire ipotesi, il telescopio KM3NeT continuerà a lavorare: "grazie al contributo del ministero dell'Università e Ricerca e della Regione Sicilia sarà anche possibile ampliare le dimensioni del rilevatore" e "potrà aumentare la probabilità di vedere altri eventi di questo tipo".

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