I criminali informatici si mostrano
sempre attenti nello sfruttare le ricorrenze per lanciare nuove
campagne di attacco. Con l'avvicinarsi di San Valentino,
crescono le email truffa, che si inseriscono nel più ampio
calderone dei messaggi spam ma con intenti malevoli. Gli esperti
della compagnia di sicurezza Bitdefender Antispam Lab hanno
classificato come truffa il 50% di tutto lo spam a tema San
Valentino ricevuto tra il 13 gennaio e il 7 febbraio di
quest'anno, con un netto aumento rispetto all'anno precedente,
quando solo il 25% delle email non richieste era stato
etichettato come fraudolento. Le altre comunicazioni sono
identificate come esche di marketing. A differenza dello spam,
che riguarda per lo più messaggi indesiderati, l'obiettivo delle
truffe è rubare informazioni e dati personali, spingendo gli
utenti a cliccare su link infetti e ad aprire file che
contengono virus. Le campagne di spam legate a San Valentino
sono in aumento da metà gennaio, con un picco del +7% raggiunto
il 21 gennaio e il 2 febbraio. Una tendenza che suggerisce come
i truffatori sfruttino l'elevato coinvolgimento emotivo e la
spesa dei consumatori per colpire efficacemente le vittime.
Stando alla ricerca, gli Stati Uniti sono la nazione più
colpita, con il 49% del totale, seguiti da Germania 14%, Irlanda
11% e Regno Unito 9%. Lo spam arriva proprio dagli Usa, con il
58%, seguiti dall'Indonesia con il 9%. Una delle tattiche
preferite dai criminali informatici è l'utilizzo di sondaggi
legati a importanti brand, con l'obiettivo di raccogliere nomi,
indirizzi e dettagli di pagamento. Tra io marchi più imitati nei
messaggi degli hacker ci sono Booking, la piattaforma di
prenotazione viaggi, che nei periodi di vacanza vede un
incremento di visite, e oggetti legati al mondo femminile, come
i profumi La Vie Est Belle e Rituals.
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