OpenAI ha lanciato la "data
residency" per gli utenti aziendali ed educational in Europa. Si
tratta della possibilità, per chi ha un piano enterprise ed edu,
di chiedere la conservazione dei dati trattati dai modelli di IA
dell'americana sul suolo europeo. La residenza dei dati si
riferisce alla posizione fisica delle informazioni gestite da
un'organizzazione o da un determinato servizio. Scegliendo la
localizzazione in Europa, fornitori e clienti possono adeguarsi
alle leggi locali e ai requisiti imposti dagli organi nazionali
e comunitari in termini di sicurezza e privacy. La maggior parte
dei giganti della tecnologia e dei fornitori di cloud offre
programmi di residenza dei dati, che aiutano i clienti a
conformarsi a norme come il Gdpr. A ottobre, la piattaforma di
sviluppo GitHub ha lanciato la residenza dei dati nel cloud per
i clienti in Unione Europea. Lo stesso mese, Aws, la divisione
di cloud computing di Amazon, ha svelato un "cloud sovrano" per
l'Europa. Da ieri, i clienti OpenAI che utilizzano le versioni
professionali di ChatGpt possono optare per l'elaborazione dei
dati in Europa. La stessa era già attiva per gli utenti con un
accesso alle Api, le interfacce di sviluppo di OpenAI. In una
nota ufficiale, l'azienda afferma che le informazioni sui
clienti, incluse le conversazioni con ChatGpt, i testi delle
richieste, le immagini, i file caricati e i bot personalizzati
verranno archiviati nella regione. Sono quattro gli elementi
chiave su cui si basa la residenza delle informazioni nel blocco
comunitario. La crittografia avanzata per salvaguardare la
riservatezza e l'integrità delle informazioni; nessun
addestramento sui dati dei clienti enterprise, edu o Api per
impostazione predefinita; protezione completa delle
informazioni, conforme a Gdpr e altre leggi e standard; un
supporto alle organizzazioni per capire meglio ruoli e
responsabilità nella protezione dei dati.
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