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Studio, 'l'uso dell'IA può indebolire il pensiero critico'

Studio, 'l'uso dell'IA può indebolire il pensiero critico'

Elaborato da ricercatori Microsoft e Carniegie Mellon University

ROMA, 12 febbraio 2025, 15:35

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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L'uso di strumenti di intelligenza artificiale puo' indebolire le capacita' di pensiero critico e cio' puo' "risultare nel deterioramento delle facolta' cognitive che dovrebbero essere preservate". E' quanto emerge da uno studio elaborato da ricercatori di Microsoft e della Carniegie Mellon University intitolato 'L'impatto dell'IA generativa sul pensiero critico: riduzioni auto-segnalate nello sforzo cognitivo ed effetti sulla fiducia da un sondaggio di lavoratori della conoscenza', ossia professionisti che generano valore per un'organizzazione attraverso le loro competenze.
    "Una ironia chiave dell'automazione e' che meccanizzando le attivita' di routine e lasciando la gestione delle eccezioni all'utente umano, si priva l'utente delle opportunita' di routine per esercitare il proprio giudizio e per rafforzare la loro muscolatura cognitiva, lasciandolo atrofizzato e impreparato quando si presentano le eccezioni", si legge nel rapporto basato su 319 persone che hanno citato 936 esempi d'uso dell'intelligenza artificiale generativa nel loro lavoro. In generale, una maggiore fiducia nell'IA generativa e' associata con un pensiero critico inferiore mentre una maggiore fiducia in se' stessi e' associata a un maggiore pensiero critico.
   

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