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Fao, prezzi alimentari -1,6% a gennaio ma +6,2% sull'anno

Fao, prezzi alimentari -1,6% a gennaio ma +6,2% sull'anno

Calo trainato principalmente da oli vegetali e zucchero

ROMA, 07 febbraio 2025, 10:43

Redazione ANSA

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Calano dell'1,6% i prezzi alimentari a gennaio rispetto al mese precedente, trainati principalmente dagli oli vegetali e dallo zucchero. Lo segnala l'indice della Fao che, pur essendo superiore del 6,2% rispetto a un anno fa, rimane inferiore del 22% rispetto al picco raggiunto nel marzo 2022. Nello specifico, i listini dello zucchero sono scesi del 6,8% rispetto a dicembre e del 18,5% rispetto all'anno precedente, grazie a migliori prospettive di approvvigionamento globale favorite dal clima favorevole in Brasile e dalla ripresa delle esportazioni da parte dell'India. Gli oli vegetali, invece, sono diminuito del 5,6%, invertendo una recente tendenza all'aumento, pur rimanendo superiore del 24,9% rispetto a un anno fa; il calo è dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi mondiali degli oli di palma e di colza, mentre quelli di soia e di girasole sono rimasti stabili. Anche l'Indice dei prezzi della carne è calato dell'1,7% per la diminuzione internazionali delle carni ovine, suine e avicole, che ha superato l'aumento delle quotazioni di quella bovina.
    La Fao ha pubblicato anche un nuovo rapporto sull'offerta e la domanda di cereali e sulle tendenze per il 2025. Di fatto ha alzato le previsioni di utilizzo mondiale dello 0,9% a causa del maggiore utilizzo previsto di mais per l'alimentazione animale.
    Quanto alla produzione globale il rapporto nel 2024 segnala una diminuzione dello 0,6% rispetto al 2023. La nuova previsione riflette una significativa riduzione per il mais negli Stati Uniti d'America, dove lo stress idrico di fine stagione ha limitato i raccolti.
   

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