- Acque in bottiglia e latte sono i primi sorvegliati speciali dagli strumenti della scienza delle misure, a caccia della contaminazione dovuta a microplastiche e nanoplastiche come quelle generate da polistirene, Pvc e polietilene: sicurezza e sostenibilità alimentare sono fra i nuovi settori dei quali di occupa la metrologia in Italia e in Europa, accanto a contaminazione da Pfas e tracciabilità.
L'obiettivo, in tutti e tre i casi, è "garantire qualità e accuratezza delle misure", ha detto all'ANSA Andrea Mario Rossi, responsabile del settore Chimica Fisica e Nanotecnologie dell'Istituto Nazionale per la Ricerca in Metrologia (Inrim), a margine del convegno organizzato oggi dall'istituto nella sua nuova sede di Matera.
"Una delle sfide è mettere a punto metodi per la misura di contaminanti emergenti come micro e nanoplastiche", ha osservato Rossi. Si cercano già standard di riferimento per misurare in modo accurato quantità e qualità delle microplastiche. Il punto di partenza è stata l'analisi delle acque in bottiglia, condotta nell'ambito di un progetto europeo coordinato dall'Inrim e in dirittura di arrivo entro l'anno. "Compito della metrologia è fornire metodi di misura accurati", ha rilevato Rossi, e per riuscire in questo la prima operazione è filtrare l'acqua; quello che resta viene analizzato tecniche basate su microscopi istruiti a riconoscere l'impronta digitale di ciacun tipo di plastica.
Un altro progetto riguarda la misura dei contaminanti persistenti negli alimenti, i Pfas, che si sono accumulati in suolo e corsi d'aqua e costituiscono un serio problema in quanto eliminarli è difficile. Anche in questo campo l'Inrim ha una collaborazione in ambito europeo tesa "ad abbassare i limiiti di rifeirmento di queste sostanze", alcune delle quali sono state classificate come cancerogene. Poiché l'acqua è il principale veicolo di trasporto per i Pfas, tutti gli alimenti che assorbono l'acqua potrebbero contenere queste sostanze, come pomodori, verdure a foglia larga, riso.
La metrologia, infine, è al servizio della sicurezza degli alimenti anche per garantirne la tracciailità. Per esempio, nel Mezzogiorno è attivo da sei mesi il progetto europeo OliVinItaly, coordinato dall'Inrim, e il cui obiettivo è misurare la tracciabilità dei campioni di olio e vino di Puglia e Sicilia, con strumenti di analisi in grado di definire la provenienza per evitare frodi.
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