Sana Food e Slow Wine Fair
arrivano a Bologna, per la prima volta insieme, dal 23 al 25
febbraio. Le due manifestazioni, che promuovono un nuovo modello
di produzione e consumo, rispettoso dell'ambiente e attento alla
salute, porteranno nel capoluogo emiliano le eccellenze della
tavola. I professionisti del mondo Horeca trovano a Sana Food
circa 250 aziende espositrici, tra produttori, distributori e
rivenditori, il 15% delle quali provenienti dall'estero, in
particolare da Austria, Corea del Sud, Polonia, Romania e
Slovenia.
"È una manifestazione dedicata agli operatori che cercano
prodotti di qualità per i propri clienti. Quest'anno saranno
oltre 1.050 le cantine presenti da tutta Italia e da 30 Paesi
del mondo", con circa 6.000 vini e 17 masterclass, dove il
racconto di esperti guida l'assaggio di etichette italiane ed
estere, spiega Alice Giuliani, Exibition manager di Bologna
Fiere. Numeri importanti, che "sono raddoppiati rispetto alla
prima edizione della manifestazione di quattro anni fa",
aggiunge Giuliani. I vini proposti aderiscono tutti al manifesto
Slow Food per il vino buon, pulito e giusto.
"L'Emilia-Romagna è presente con 95 cantine - precisa - e con
la cantina regionale, ma parteciperanno tutte le regioni
d'Italia, primi tra tutti il Piemonte e la Toscana". Tra le
novità anche l'area dedicata agli amari, con una trentina di
produttori provenienti da 13 diverse regioni, e lo spazio
dedicato al caffè, con diversi produttori. "da questa nuova
edizione di Sana ci aspettiamo un nuovo inizio, perché il mondo
del biologico, che sarà presente con il 60% degli espositori,
sarà affiancato da prodotti cross, per persone celiache o con
altre intolleranze alimentari, vegani e vegetariani", racconta
Claudia Castello, Exibition maganer di Sana. "Gli italiani a
tavola, anche fuori casa - aggiunge - cercano sempre di più di
mangiare in maniera bilanciata, stando attenti alla provenienza
dei prodotti".
Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, sottolinea
come "il biologico sia cambiato moltissimo in questi anni: per
tanto tempo è stata considerata una produzione di nicchia,
mentre oggi gli agricoltori lo considerano la prospettiva per il
futuro e i consumatori ricercano sempre più prodotti bio". Per
Mammuccini è possibile "mangiare bene, bio e a buon prezzo
scegliendo prodotti di stagione e soprattutto evitando lo spreco
alimentare".
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