ROMA - Superare la crisi economica, sociale e sanitaria, ma anche contribuire a migliorare l'attuazione del Recovery Plan attraverso una corretta relazione tra tutti i soggetti del settore. E' l'obiettivo dell'intesa siglata dal Agrinsieme e Federalimentare, la Federazione italiana dell'industria alimentare, con cui le singoli sigle del Coordinamento agricolo, insieme ad altri del comparto della distribuzione, avevano già condiviso i valori della "buona impresa" nei primi mesi dell'emergenza sanitaria. Si apre così un nuovo percorso per Agrinsieme che dal 2013 riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che rafforza intenti e lavoro tra gli attori che rappresentano l'intera filiera e che vogliono trovare nuovi modelli di sviluppo rispetto alle sfide del mercato. E' quanto emerso nell'incontro che si è tenuto a Palazzo Della Valle per il passaggio di coordinamento di Agrinsieme da Copagri a Confagricoltura. L'intesa con Federalimentare, inoltre, prevede iniziative per valorizzare la filiera dal campo alla tavola, garantendo sicurezza, tracciabilità e qualità degli alimenti. Indispensabili, a riguardo, saranno la tecnologia e la ricerca applicate all'agricoltura e lo sviluppo di best practice che possano valorizzare il Made in Italy sui mercati.
"Innovazione e sviluppo sostenibile saranno i principali temi sui quali si concentreranno le attività del Coordinamento per il prossimo biennio 2021-22, fermo restando che i processi dovranno essere accompagnati da adeguate politiche di crescita e programmazione". Lo ha detto il neo coordinatore Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, subentrato a Franco Verrascina, presidente di Copagri, che ha guidato Agrinsieme negli ultimi due anni e mezzo. "Lavoreremo per cercare di raggiungere il più possibile l'autosufficienza alimentare - ha precisato Giansanti - che porterebbe il Pil agroalimentare a oltre 700 miliardi e l'export a più di 50 miliardi". "Lascio un Coordinamento più unito e coeso, forte delle numerose iniziative messe in campo sul versante della Pac e in particolare delle infrastrutture", ha detto Verrascina, "tema che ha rappresentato il trait d'union del mio mandato". Secondo il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio, il settore alimentare pur non essendo stato esente dal terremoto provocato dalla pandemia, "è uno dei comparti che può fare la differenza per la ripresa e per lo sviluppo del nostro Paese. Ora occorre entrare in una nuova fase in cui le strategie abbiano come base da una parte sostenibilità ambientale, sociale ed economica e dall'altra ricerca, innovazione e digitalizzazione". Vacondio infine ha concluso, nel precisare che " come industria siamo pronti a lavorare in cooperazione con tutta la filiera agricola per affrontare queste nuove sfide, tenendo sempre presente l'obiettivo di mantenere alta la qualità dei prodotti Made in Italy e difendere i pilastri della dieta mediterranea".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA