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Confagricoltura, 'norme troppo stringenti per i fertilizzanti'

Confagricoltura, 'norme troppo stringenti per i fertilizzanti'

Da Macerata la protesta degli agricoltori verso la Regione

MACERATA, 29 gennaio 2025, 13:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le recenti decisioni della Regione Marche in materia di fertilizzanti azotati stanno suscitando forte preoccupazione tra gli agricoltori, con Confagricoltura Macerata che denuncia scelte "integraliste e dannose" per il settore. Il divieto assoluto di distribuire fertilizzanti nei mesi di dicembre e gennaio nei terreni ricadenti nelle Zone vulnerabilità Nmnitrati (Zvn), che coprono gran parte delle superfici agricole regionali, è stato definito un ostacolo ingiustificato al lavoro degli agricoltori.
    Il regolamento prevede che, a partire da febbraio, la distribuzione dei fertilizzanti sia consentita solo previa autorizzazione settimanale dell'Amap, l'Agenzia regionale per l'ambiente, in base alle condizioni meteorologiche. Una restrizione che Confagricoltura Macerata giudica eccessiva rispetto alle direttive europee, le quali richiedono attenzione alla problematica ma senza imporre divieti così rigidi.
    "Stanno mettendo paletti assurdi contro ogni legge agronomica e contro il buon senso", accusa Andrea Pettinari, presidente provinciale di Confagricoltura. Il rischio concreto è che, con l'arrivo di nuove piogge a febbraio, i terreni diventino impraticabili, impedendo agli agricoltori di intervenire nel momento più opportuno per le colture. Particolarmente critica è la situazione del grano duro, principale cereale prodotto nelle Marche, che in questa fase di accestimento necessita di azoto per uno sviluppo ottimale.
    Secondo Pettinari, la Regione non tiene conto di due aspetti fondamentali: "Da un lato, gli agricoltori conoscono le esigenze delle proprie colture e sarebbero i primi a evitare pratiche dannose per la produttività. Dall'altro - aggiunge - sebbene le normative europee vadano rispettate, è essenziale studiarne l'applicazione per bilanciare tutela ambientale e sostenibilità economica". "Impedire la distribuzione dei fertilizzanti in condizioni di terreno asciutto - afferma - significa danneggiare le imprese agricole e rischiare più danni ambientali in seguito". Confagricoltura Macerata teme che misure come questa aggravino il già preoccupante declino del settore primario nella regione. Negli ultimi dieci anni, le Marche hanno perso 7.000 aziende agricole e solo nell'ultimo anno si è registrata una riduzione di 13.000 lavoratori nel comparto. Un'emorragia che, secondo l'associazione, non può essere attribuita solo a scelte normative, ma che certo non trova giovamento in regolamenti percepiti come vessatori.
   

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