Occorre "un nuovo progetto per lo
sviluppo del sistema agricolo toscano. Nell'ultimo decennio
abbiamo assistito allo spopolamento delle aree interne e la
scomparsa dell'agricoltura di montagna" e "se le istituzioni e
la politica non si danno una svegliata, le aziende agricole che
scompariranno fra dieci anni saranno molte di più. E quando
un'azienda agricola chiude è per sempre. Per questo serve dare
valore, subito, agli agricoltori". A sottolinearlo Valentino
Berni, presidente di Cia Toscana, alla vigilia dell'Assemblea
regionale dell'associazione, in programma domani a Campi
Bisenzio (Firenze).
All'appuntamento, si spiega in una nota, è prevista la
presenza del presidente della Regione Eugenio Giani e della
vicepresidente, con delega all'agricoltura, Stefania Saccardi,
del sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra,
dell'europarlamentare Dario Nardella e della presidente Anci
Toscana Susanna Cenni.
Cia evidenzia che l'agricoltura toscana in 10 anni ha perso
20mila aziende agricole, ovvero oltre 1 su 4 (-28,3%), perdita
del 15,1% di superficie agricola utilizzata (Sau), che
attualmente è pari solo a 640.111 ettari; mentre la parte
boscata è passata al 33,6% rispetto alla Sau; perdendo inoltre
187.661 ettari di superficie agricola totale (Sat) ogni anno.
"Dopo un 2023 disastroso, abbiamo visto che al peggio non c'è
mai fine con il 2024 - aggiunge Berni -. Siamo passati da
un'annata con troppa acqua, che ha causato danni alle
produzioni, ad un anno che ha fatto di nuovo emergere la nostra
annosa fragilità verso la scarsa possibilità di reperire acqua.
E poi perdita ulteriore di redditività a causa dei costi di
produzione sempre più alle stelle; crisi di mercato dettate da
inflazioni, economie che subiscono la politica scellerata dei
loro governi, con tanto di guerre". E ancora, "danni da
selvaggina, ormai una tradizione, predatori" e "assenza di
infrastrutture per affrontare la crisi". Secondo Berni serve
"subito un piano strategico nazionale per l'agricoltura. E' il
momento di guidare l'agricoltura oltre lo stallo, senza le
misure penalizzanti degli ultimi anni ma con risposte efficaci e
durature di fronte alle sfide nazionali ed europee".
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