.Fresca, dissetante, con vitamina
C, è la spremuta d'arancia. Venerdì 7 febbraio, a Sorrento, nei
giardini di villa Fiorentino, si tiene l'edizione 2025 dello
Spremuta Day, con la partecipazione degli alunni delle classi IV
e V delle scuole primarie del territorio. Mentre ai cittadini
sarà offerto in dono un sacchetto di agrumi . Un appuntamento
atteso questo promosso dal Comune di Sorrento, da
Penisolaverde e da Slow Food Costiera Sorrentina e isola di
Capri, in collaborazione con la Fondazione Sorrento, con lo
scopo di promuovere la conoscenza ed il consumo delle arance
bionde sorrentine sotto forma di succo, ed esaltare le
caratteristiche nutrizionali e le proprietà benefiche
dell'agrume attraverso un percorso ludico educativo pensato per
i ragazzi, che va dall'assaggio guidato al gioco, al
riconoscimento delle etichette.
Durante la mattinata, inoltre, verrà distribuito al pubblico
intervenuto, un sacchetto di arance raccolte a Villa Fiorentino.
Ad accogliere cittadini e scolaresche, saranno il sindaco di
Sorrento, Massimo Coppola, il presidente del consiglio comunale,
Luigi Di Prisco, insieme all'amministratore delegato della
Fondazione Sorrento, Mario Gargiulo e ai rappresentanti delle
realtà coinvolte nell'iniziativa, Luigi Cuomo per Penisolaverde
e Pierluigi D'Apuzzo, per la condotta locale di Slow Food.
L'evento si svolge in quattro differenti tappe. La prima è un
confronto didattico con un gastronomo di Slow Food sulle
particolarità organolettiche dell'arancia bionda sorrentina e
dei suoi aspetti benefici e nutrizionali.
La seconda è l'incontro con un contadino sorrentino che spiega
ai ragazzi storia, maestranze e tecniche agricole che hanno reso
grande l'agrumicoltura in penisola sorrentina fino ai nostri
giorni. La terza è la divertente gara di spremute, dove i
ragazzi si cimentano in questo gioco sano ed istruttivo, da
ripetere a casa. Infine, la "scorpacciata" di spremute di
arancia bionda sorrentina: buona, colorata, e ricca di vitamina
C.
"Spremuta Day rappresenta un importante momento che coniuga la
tutela dell'ambiente, l'educazione al gusto, ma anche la
conoscenza delle caratteristiche nutrizionali e delle proprietà
benefiche di questo agrume - spiega il presidente del consiglio
comunale di Sorrento, Luigi Di Prisco - Una iniziativa ormai
decennale, che mira alla valorizzazione del patrimonio
agroalimentare, mettendo al centro l'arancio biondo sorrentino,
che tanta importanza ha ricoperto nei secoli scorsi per
l'economia locale e che ora merita una riscoperta da parte delle
nuove generazioni, viste le sue particolari qualità
organolettiche".
L'arancia bionda di Sorrento è un agrume che si caratterizza per
la buccia abbastanza spessa, dalla forte presenza di semi, un
calibro elevato ed una polpa molto succosa. Dalla macerazione si
ottiene uno sciroppo ricco di aromi e profumi. Inoltre, le
arance vengono usate per le canditure e per realizzare i
follovielli, fagottini di uvetta e canditi avvolti nelle foglie
di arancio. Un agrume registrato nell'Arca del Gusto di Slow
Food, la cui coltivazione risale al 1300, con un gusto molto
riconoscibile, piacevole ed equilibrato ma che, a causa
dell'abbandono progressivo dell'agricoltura a favore di altri
comparti, non trova più una sua giusta collocazione sul mercato.
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