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La Terrazza Marche al Vinitaly ha ospitato circa 5mila operatori

La Terrazza Marche al Vinitaly ha ospitato circa 5mila operatori

Regione, bilancio positivo. Le imprese guardano a nuovi mercati

ANCONA, 09 aprile 2025, 14:49

Redazione ANSA

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All'edizione numero 57 del Vinitaly ad VeronaFiere le Marche si sono presentate con 111 aziende partecipanti (delle quali 53 nella collettiva della Regione) su un'area di 1mille metri quadrati e una "Terrazza" che nei quattro giorni di manifestazione ha ospitato circa 5mila operatori, buyer e wine lover. È un "bilancio positivo" quello la Regione Marche traccia della partecipazione all'evento in un'edizione che verrà ricordata a lungo per la questione dei dazi applicati dalla Casa Bianca verso l'Unione europea.
    "I produttori del vino, superata la prima fase di incertezza, guardano avanti e proprio dal salone internazionale del vino e distillati di Verona, che chiude oggi, puntano ad esplorare mercati alternativi".
    "Sono stati quattro giorni particolarmente intensi per gli espositori delle Marche, con una presenza di visitatori molto professionale e qualificata - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura, Andrea Maria Antonini -. Al di là di alcune incertezze di natura geopolitica che in questi giorni sono al centro del dibattito e saranno sicuramente oggetto di trattative fra l'Unione europea e gli Stati Uniti, c'è la sensazione fra gli operatori di aver seminato per nuove rotte commerciali. Come Regione Marche faremo in modo di sostenere, anche attraverso i fondi per l'internazionalizzazione, le strategie promozionali del comparto vitivinicolo marchigiano sui mercati esteri".
    Una prima lettura del 57/o Vinitaly, sottolinea la Regione, "evidenzia per le Marche una presenza in crescita di stakeholder e operatori qualificati, mentre si è percepito in alcuni giorni di manifestazione un leggero calo di ristoratori rispetto all'edizione precedente". Tra i nuovi mercati che potrebbero regalare soddisfazione al mondo del vino marchigiano attraverso una crescita del business, la Regione Marche "individua la Turchia, il Sud-Est Asiatico e l'Europa, con la fascia orientale e meridionale fra le aree con maggiori margini di crescita".
    Parla di un "Vinitaly molto positivo" il presidente dell'Istituto marchigiano tutela vini (Imt), Michele Bernetti: "abbiamo registrato - riferisce - un numero elevato di presenze nell'area delle Marche e, se consideriamo che il settore del vino sta attraversando una fase delicata, fra i dazi di Trump e il calo dei consumi, possiamo confermare che le nostre imprese mostrano una certa resilienza. Anche i dati relativi agli stock nelle cantine sono in linea con gli altri anni, per cui credo che ci siano i presupposti per reagire. Le Marche sono una regione forte sui vini bianchi, in particolare quelli da vitigni autoctoni, che rispondono alle esigenze attuali dei consumatori.
    E anche sui rossi abbiamo un'offerta contemporanea, perché siamo di fronte a vini non troppo alcolici, freschi, in linea col gusto di oggi".
    Allineato su una "manifestazione al di sopra delle attese della vigilia" anche Simone Capecci, presidente del Consorzio Vini Piceni: "abbiamo constatato una grande volontà di reagire alle incognite del settore da parte sia degli operatori stranieri che dai clienti italiani e questo ci permette di guardare al futuro con ottimismo - afferma Capecci -. Ancora una volta il ruolo di Vinitaly si conferma strategico e la scelta della Regione di continuare a collaborare con i due consorzi marchigiani per un'immagine unica a Verona è vincente".
    "Se sul fronte dell'export sostituire il mercato americano e russo non è semplice, - osserva la Regione - la 57/a edizione di Vinitaly offre ai produttori di vino della Marche l'opportunità di guardare in altre direzioni: dall'Europa all'Asia, passando per l'Africa. Senza dimenticare, puntualizza Capecci, "il mercato interno, che resta fondamentale".
   

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