Le grandi aziende di macellazione
sarde continuano a puntare sulla ricerca e sullo sviluppo di
prodotti che completino le filiere, andando incontro a obiettivi
di sostenibilità ambientale ed economica e soddisfacendo le
esigenze di un mercato sempre più sofisticato. La carne ovina di
pecore a fine carriera, è al centro di un progetto (finanziato
con il Psr 2014/2020 sottomisura 16.1) che è nato a Macomer dove
opera una delle più importanti aziende del settore carni in
Sardegna, la Forma Srl. Si tratta di un'azienda che, partendo
dall'analisi dei numeri riferibili agli allevamenti sardi,
compresa la necessità fisiologica delle aziende di apportare un
ricambio dei capi divenuti ormai improduttivi per la produzione
di latte, con la collaborazione dell'Università di Sassari
attraverso la direzione scientifica del professor Gianni
Battacone, ha sviluppato un progetto che coinvolge diverse
aziende che hanno lavorato per sperimentare se l'inserimento di
una fase di finissaggio delle pecore di fine carriera potesse
far ottenere delle carni di migliore qualità.
Venerdì 14 febbraio a Sassari, durante un convegno
organizzato nell'aula Magna Barbieri, in Viale Italia 39, ci
sarà la presentazione dei risultati del progetto Valpesa,
acronimo di Valorizzazione della Pecora Sarda, dove verranno
illustrati i risultati ottenenti nella fase di allevamento
"finissaggio" e i risultati ottenuti dalle indagini di mercato,
quantitative e qualitative, condotte sia a livello regionale che
nazionale. "L'obiettivo principale del progetto - spiega
Francesco Forma - era incrementare il valore aggiunto delle
carni delle pecore a fine carriera, con lo scopo di rafforzare
l'intero comparto ovino. Per raggiungere questo obiettivo, il
progetto si è focalizzato su tre principali attività:
sperimentare un periodo di finissaggio in stalla per verificare
la possibilità di migliorare e standardizzare le caratteristiche
qualitative della carne di pecora a fine carriera, con
particolare attenzione alle pecore considerate non idonee alla
macellazione, come quelle eccessivamente magre; sperimentare una
dieta specifica e innovativa per verificare la possibilità di
migliorare il colore e il gusto della carne; realizzare indagini
di mercato per comprendere le potenzialità dei prodotti a base
di carne di pecora ad alto valore aggiunto come hamburger e
arrosticini".
Il momento convegnistico si sviluppa infatti nella
trattazione di tutte le fasi di ricerca e sviluppo progettuale:
dopo i saluti di Gavino Mariotti, Rettore dell'Università degli
Studi di Sassari, docenti e ricercatori della Università di
Sassari, assieme a data analyst e consulenti d'impresa,
parleranno di gestione delle pecore da latte da riforma per la
produzione di carne: dalle performance alla qualità, dalle
prestazioni alla qualità della carne per passare poi ai
risultati delle indagini di mercato, fino all'importanza della
cooperazione nell'innovazione di prodotto e di processo, e
infine le potenzialità di sviluppo produttivo e commerciale
delle carni ovine.
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