Il re dei vini veneti, l'Amarone, si
presenta quale icona del fine dining nei 50 migliori ristoranti
al mondo attraverso un viaggio tra le annate storiche tra cui
spicca la bottiglia più antica certificata, frutto della
vendemmia 1950, uscita sul mercato nel 1953. Sono i temi delle
due masterclass che aprono il programma di Amarone Opera Prima,
l'evento del Consorzio vini Valpolicella in programma a Verona
dal 31 gennaio al 2 febbraio a palazzo della Gran Guardia in
occasione del debutto sul mercato dell'Amarone 2020.
Un'edizione, quella di quest'anno, che inaugura l'anno del
centenario dell'ente con il record di partecipazione tra i
produttori: 78 aziende pronte a incontrare 106 giornalisti, di
cui 73 provenienti da 26 Paesi.
L'anteprima dell'annata 2020 prende il via venerdì 31 gennaio
con la prima degustazione dedicata a esplorare il
posizionamento dell'Amarone nei 50 ristoranti top segnalati dal
mensile britannico Restaurant. La giornata prosegue con il
pranzo tristellato di Giancarlo Perbellini (Teatro Filarmonico,
solo su invito) e la masterclass- viaggio tra le annate storiche
affidata al Master of Wine e vicepresidente del Consorzio,
Andrea Lonardi. Nei calici gli Amarone Bolla 1950, Montresor
1969, Bertani 1975, Santa Sofia 1983, Cecilia Beretta 1985,
Mazzi 1997, Bussola 2000, Marion 2007, Cesari 2010. Ad aprire
la giornata di sabato l'incontro sul il tema "Valpolicella: 100
anni tra passato e futuro della denominazione". A seguire,
l'inedito spettacolo "Amarone, epopea in Valpolicella", ideato
dall'attore, drammaturgo e regista teatrale Andrea Pennacchi per
il centenario del Consorzio vini Valpolicella. Poi via alle
degustazioni ai banchi dei 78 produttori che, dalle 16.00,
accoglieranno anche gli 'Amarone lover', enoappassionati
protagonisti anche nella giornata di domenica 2 febbraio che si
concluderà con l'aperitivo "Valpolicella: freschezza e
creatività nel calice" a cura del Gruppo Giovani del Consorzio.
Nel frattempo è in corso il Valpolicella education program 2025
(Vep) nel territorio della Dop veronese. Per la tre giorni di
corsi intensivi alla 'scuola di Valpolicella' arrivano da 11
Paesi i 21 aspiranti wine specialist iscritti al percorso di
formazione. Ad oggi nel mondo, sono 61 i Valpolicella Wine
Specialist certificati dal Consorzio. "La scelta del Consorzio
di dotarsi di un programma di educazione e formazione
specializzata si è rivelata lungimirante - commenta Christian
Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella - e oggi
ci consente di avere una community di esperti della
denominazione sulle principali piazze. Negli ultimi tre anni -
conclude Marchesini - abbiamo ulteriormente potenziato il Vep
con una nuova offerta formativa. Questi percorsi possono essere
seguiti nei paesi di origine o da remoto. Ne è scaturita una
risposta sorprendente: dal 202 abbiamo formato e certificato
oltre 700 Valpolicella lovers".
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