C'è un fermento di idee ed energia
nuova tra i "Vignaioli della Valle di Mezzane" con 13 aziende
vitivinicole che hanno scelto di fare squadra, nonostante la
compagine riunisca sia storiche realtà che giovani produttori,
per valorizzare la propria identità territoriale in un distretto
produttivo tra i più complessi da conoscere per un
enoappassionato. Il Consorzio vini Valpolicella, che in questi
giorni ha celebrato i primi 100 anni di attività, ha
sottolineato come la varietà di produzioni della denominazione
veneta - che contempla Valpolicella, Valpolicella superiore,
Valpolicella Ripasso, Amarone e Recioto - possa rispondere alle
esigenze gustative e di portafoglio nel corso in una intera vita
anagrafica. Ma talvolta può non essere semplice per un
consumatore comprendere il distinguo tra i dilaganti baby
Amarone, abbinabili a cibi contemporanei e di gradazione più
moderata rispetto ai vini contemplativi di un tempo, e i
Valpolicella che, col rischio di sovrapposizione stilistica,
possono essere prodotti sia con uve fresche che dopo
appassimento.
L'operazione-chiarezza avviata dai "Vignaioli della Valle di
Mazzane" , tutte aziende agricole con cantine e vigneti di
proprietà, ha già portato alla realizzazione della Carta dei
suoli delle aziende del gruppo per orientare la conduzione del
vigneto, in due casi con metodo biodinamico, predisponendo
azioni di tutela dal cambiamento climatico di queste realtà
produttive di vini a denominazione Valpolicella e/o Soave. Le 13
aziende agricole dei Vignaioli Valle di Mezzane sono: Benini
Alessandro; Marinella Camerani; Falezze di Luca Anselmi; Grotta
del Ninfeo; I Tamasotti; Il Monte Caro; ILatium Morini; Le
Guaite di Noemi; Talestri; Massimago; Carlo Alberto Negri;
Roccolo Grassi; Giovanni Ruffo. Il gruppo sostiene e sollecita
il Consorzio di Tutela Vini Valpolicella nel progetto di
definizione di sottozone nella Doc Valpolicella (8.617 ettari di
vigneto) in aree che rispecchino la morfologia del territorio,
microclima e suoli. Si tratta di un progetto importante per le
13 aziende della Valle di Mezzane finalizzato a mettere sempre
di più in luce le differenze fra le diverse vallate per avere
tutti più identità come valore ed essere competitivi sui nuovi
mercati da aggredire. Intanto è avviato il dialogo sulla
possibile introduzione di una differenziazione geografica basata
sulle vallate col Consorzio dei Vini Valpolicella, ma, secondo
le 13 aziende, è un processo lento. volto non ad una
differenziazione qualitativa tra l'una e l'altra sottozona, ma
un modo per raccontare meglio le scelte di sviluppo sostenibile
del territorio.
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