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Contro rischio dazi, Caprai sposta negli Usa vino fino al 2026

Contro rischio dazi, Caprai sposta negli Usa vino fino al 2026

Imprenditore umbro: "Impatti devastanti per il mondo agricolo"

MONTEFALCO (PERUGIA), 12 marzo 2025, 13:34

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Per fronteggiare un eventuale rischio di dazi sul vino da parte degli Stati Uniti, la Arnaldo Caprai di Montefalco, uno dei produttori più noti di Sagrantino ha già spostato in quel Paese tutto il prodotto necessario a coprire il proprio mercato fino al primo trimestre 2026. A dirlo, rispondendo all'ANSA, è Marco Caprai, che guida la cantina umbra. "Questa cosa per il mondo agricolo avrà impatti devastanti" sottolinea.
    Marco Caprai ha spiegato che l'export di vino umbro verso gli Usa è stimato in circa 15 milioni di euro. "Ed è probabilmente destinato a dimezzarsi - afferma, riferendosi al rischio dazi - creando un grande problema commerciale e vanificando gli enormi investimenti che ogni piccola o grande cantina ha fatto negli anni per vendere sul mercato più grande e competitivo del mondo".
    "Se poi guardiamo l'agroalimentare dei prodotti trasformati ovvero prosciutto, salami e formaggi potremmo avere danni ancora maggiori - sostiene ancora Caprai - perché buona parte della soia e del mais che arriva in Europa arriva dagli Usa e quindi andrà a scontare la risposta con i dazi europei e ritornando in Usa una volta trasformato pagherà i dazi americani".
    "L'Europa agricola deve tornare a produrre - afferma Marco Caprai - e dobbiamo tornare all'origine della comunità europea nata per rendere autosufficienti i nostri paesi da un punto di vista alimentare. La Pac dovrà essere totalmente riscritta e il green deal andrà totalmente reinventato".
   

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