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Dazi Usa, Coldiretti Toscana 'a rischio 80 milioni vino'

Dazi Usa, Coldiretti Toscana 'a rischio 80 milioni vino'

'Mercato statunitense indispensabile ma partner non affidabile'

FIRENZE, 08 aprile 2025, 17:46

Redazione ANSA

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Circa 80 milioni di euro. A tanto ammonta la potenziale perdita per la viticoltura toscana per l'introduzione dei dazi Usa, secondo una stima di Coldiretti Toscana, che a Vinitaly, in corso a Verona, ha tastato il polso ai produttori, da un lato preoccupati per gli effetti immediati dei dazi sulle esportazioni di vino in vigore da domani (9 aprile), dall'altro incoraggiati dall'ottimismo portato in fiera dagli importatori americani.
    Chi più, chi meno, considera gli Stati Uniti un mercato insostituibile per importanza e valore, con un fatturato record che ha superato i 420 milioni nel 2024, in crescita del 10%.
    "I dazi sono un errore così come lo sono i controdazi. Il clima che si respira qui al Vinitaly è di incertezza e positività allo stesso tempo perché da un lato siamo consapevoli del valore e dell'unicità dei nostri prodotti che sono molto apprezzati dai consumatori americani e dall'altro dobbiamo confrontarci con un partner commerciale imprevedibile e non più affidabile", spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana.
    "Per non perdere le quote di mercato che le aziende hanno conquistato con investimenti e sacrificio negli anni, la strategia sarà sicuramente quella di trovare un punto di incontro con gli importatori americani, altrettanto interessati a continuare a fare affari con noi, per contenere l'aumento ed evitare che si rifletta interamente sul prezzo finale e quindi sul consumatore - aggiunge Cesani -. Ma per quanto possiamo sostenere questo peso da soli? Occorre che l'Unione Europea metta in campo le risorse necessarie per compensare l'impatto dei dazi americani sul vino come sugli altri prodotti agroalimentari e sostenere le filiere produttive di un settore chiave dell'economia". Coldiretti teme che dietro i dazi ci sia un disegno ben preciso di Trump: ottenere, come contropartita, l'accesso al mercato Ue di prodotti agroalimentari con standard di sicurezza inferiori ai nostri come carni allevate con ormoni, prodotti Ogm ed ottenuti con pesticidi vietati in Europa. Ma i dazi rischiano inoltre di aprire un'autostrada al mercato del falso Made in Tuscany che già oggi vale 2 miliardi di euro.
   

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