BOLOGNA - Il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Cineteca di Bologna, in collaborazione con SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori e Rai Cinema, uniscono le forze nel segno di Matteo Garrone. E realizzano il "film recording" (ovvero la stampa in copia pellicola di un negativo e copie positive) degli ultimi quattro film, girati in digitale, realizzati da Matteo Garrone: Il racconto dei racconti, Dogman, Pinocchio, Io Capitano. La stampa è stata effettuata dal laboratorio L'Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna. Inoltre tra aprile e maggio, una retrospettiva integrale dei suoi film al Cinema Massimo di Torino e al Cinema Modernissimo di Bologna. E poi la mostra con le foto di Io Capitano a Torino e con i suoi quadri alla Galleria Modernissimo di Bologna.
Retrospettiva integrale e mostra pittorica che lo stesso regista inaugura a Bologna il 9 aprile alle 20 con la proiezione del film L'imbalsamatore. "Dopo quasi trent'anni ho pensato fosse giusto far vedere i miei quadri, un po' come curiosità per chi ha amato i miei film, e un po' per far vedere qual è la mia formazione", ha spiegato Garrone alla presentazione. Sì, perché il cinquantaseienne artista romano prima di diventare un regista apprezzatissimo è stato un pittore, formatosi in giro per musei e grazie alla frequentazione giovanile dei teatri dovuta al mestiere di critico teatrale di suo padre. "Nei quadri ci sono dei personaggi che poi appaiono nei miei primi film, con alcuni amici che poi sono diventati interpreti delle mie storie. C'è un legame che mostra come in queste opere ci sia già e si può sentire un po' il cinema; alcune sembrano proprio dei fotogrammi in movimento, nature morte attraverso vari momenti della loro trasformazione, una messa in scena e un lavoro sulla composizione. L'idea di esporre le mie opere accanto a una delle sale cinematografiche più belle d'Italia mi riempie di gioia e al tempo stesso mi fa sentire più protetto perché so che ci sarà un dialogo tra i miei film, riproposti in rassegna, e i miei quadri"
"Impossibile incasellare Matteo Garrone - racconta il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli - ma possiamo dire che è il più sorprendente cineasta italiano. Ogni suo film è un mondo in cui convivono curiosità verso la realtà e capacità di ricrearla con uno sguardo originale e potente. Un'opera che si confronta anche con i grandi nodi irrisolti del nostro paese, capace di raccontare gli ultimi, gli isolati, senza giudizi morali, con una cura dell'immagine che non è mai solo forma, ma sostanza espressiva".
Oltre all'Imbalsamatore, saranno proiettati fra gli altri i film Gomorra, Fotografo di matrimoni, Primo amore, Io capitano, Terra di mezzo, Estate romana. Matteo Garrone sarà poi al Museo Nazionale del Cinema di Torino l'8 maggio per incontrare gli studenti, inaugurare ufficialmente la mostra sulla cancellata storica della Mole Antonelliana e per incontrare il pubblico alle ore 17:00 al Cinema Massimo, prima della proiezione di Io Capitano.
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