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Al Mao gli abiti maschili raccontano il Giappone del primo '900

Al Mao gli abiti maschili raccontano il Giappone del primo '900

La mostra dal 12 aprile al 7 settembre

TORINO, 11 aprile 2025, 12:58

Redazione ANSA

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La mostra "Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone" si potrà visitare dal 12 aprile al 7 settembre al Museo di arte orientale di Torino (Mao). Il pubblico potrà avvicinarsi alla cultura materiale giapponese grazie a cinquanta haori (le giacche sovrakimono), juban (le vesti sottokimono) e vestiti tradizionali per bambini. Gli abiti provengono dalla collezione Manavello e la mostra non ha precedenti né in Italia né in Europa.
    Un'esposizione che "nasce da un abito: è la prima a mostrare un tale numero di haori maschili", commenta Davide Quadrio, direttore del Mao. "L'intenzione era quella di esplorare - continua - l'immaginario comune del Giappone in Occidente, ancora legato a una visione tradizionale e romantica, in contrapposizione alla percezione di un Giappone diverso e ancora poco conosciuto".
    Le raffigurazioni che impreziosiscono le vesti sono documenti e testimonianze del primo Novecento. All'interno della mostra sono presentate opere di artisti contemporanei, per permettere ai visitatori di riflettere su un'epoca di relazioni complesse tra Giappone, Cina e Corea. Fra i lavori all'interno del percorso espositivo il video A Needle Woman e le sculture Bottari di Kimsooja, la grande installazione Kotatsu di Tobias Rehberger e il video Kishi the Vampire di Royce Ng. Gli haori e le juban diventano un'occasione per affrontare temi di grande attualità, come l'espansione giapponese del XX secolo in Asia e le sue conseguenze politiche e sociali.
    In linea con la programmazione del Mao, la mostra è concepita come un organismo vivo e per tutta la sua durata presenta un programma musicale e performativo.
   

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