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A Bari una mostra sulla persecuzione degli ebrei in Italia

A Bari una mostra sulla persecuzione degli ebrei in Italia

Inaugurata al Castello Svevo, sarà aperta fino al 16 febbraio

BARI, 03 febbraio 2025, 13:16

Redazione ANSA

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Filmati, 38 pannelli espositivi, foto, documenti originali dell'epoca. È un viaggio nella memoria, attraverso gli orrori del nazifascismo e delle leggi razziali, la mostra '1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia', inaugurata il 3 febbraio al Castello Svevo di Bari e aperta fino al prossimo 16 febbraio.
    L'iniziativa, in occasione dell'ottantesimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, rientra fra le iniziative che il ministero dell'Interno ha realizzato nell'ambito del Comitato di coordinamento per le celebrazioni del giorno della memoria, istituito nella presidenza del Consiglio dei ministri.
    All'inaugurazione erano presenti, fra gli altri, il prefetto di Bari Francesco Russo, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, la direttrice dell'Ipsaic Anna Gervasio e, in collegamento, la presidente di Ucei, Noemi Di Segni.
    Nelle sale del castello sono custoditi documenti e testimonianze raccolti per 50 anni: ci sono riproduzioni di foto e fumetti dell'epoca. E poi documenti fra i quali il primo censimento degli ebrei nel 1938, le tavole genealogiche per la "definizione razziale di appartenente alla razza ebraica o ariana", le norme in difesa della razza ariana emanate nel 1938 con tutti i divieti per i cittadini ebrei e la prima pagina del regio decreto del 17 novembre 1938, il testo principale della normativa persecutoria. Nelle teche sono custoditi inoltre gli elementi della documentazione di Flaminio Coen, ebreo fascista di Bari.
    Il capoluogo pugliese è stato scelto per "l'importante ruolo svolto dalla Puglia, immediatamente dopo la liberazione dei perseguitati ebrei, come luogo di accoglienza e di temporanea permanenza dei profughi". L'iniziativa è organizzata dalla Direzione centrale degli affari dei culti del ministero dell'Interno e della Prefettura di Bari, in collaborazione con il Centro di documentazione ebraica contemporanea e il ministero della Cultura. La mostra sarà completata da iniziative di formazione e giornate di studio per gli studenti e da eventi culturali collaterali, come proiezioni di film e concerti.
   
   

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