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"È stato rotto un tetto di cristallo". Chi è Kirsty Coventry, la prima donna presidente del Cio

"È stato rotto un tetto di cristallo". Chi è Kirsty Coventry, la prima donna presidente del Cio

Ex campionessa olimpionica di nuoto dello Zimbabwe, eletta al primo turno per la guida del Comitato olimpico internazionale

ROMA, 21 marzo 2025, 17:57

Redazione ANSA

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Kirsty Coventry © ANSA/AFP

Kirsty Coventry, ex campionessa olimpica di nuoto dello Zimbabwe, è la nuova presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio). Accreditata del supporto del presidente uscente Thomas Bach, ha sbaragliato a sorpresa i sei concorrenti già dal primo turno di voto dell'Assemblea Cio, superando subito il quorum necessario di 49 preferenze. 

 "Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del Cio, e la prima africana. Oggi è stato rotto un tetto di cristallo", sono state le sue prime parole dopo l'elezione. "E' un momento straordinario - ha detto, ringraziando dopo il voto -. Spero che questo voto sia di ispirazione per molte persone. Sono pienamente consapevole delle mie responsabilità come esempio nel ruolo". 

Ex campionessa di nuoto plurimedagliata alle Olimpiadi, Kirsty Coventry è la prima donna e la prima africana a guidare il Comitato olimpico internazionale e anche, a 41 anni, la più giovane a diventare presidente.

Nata ad Harare, in Zimbabwe, Coventry ha sbaragliato tutti gli altri sei concorrenti alla successione di Thomas Bach, venendo eletta a sorpresa al primo turno di voto nella Sessione Cio ospitata a Costa Navarino, in Grecia. Un'abitudine al successo che Coventry ha coltivato fin da ragazzina, quando ad Harare aveva cominciato a gareggiare in vasca, conquistando a suon di bracciate la partecipazione a ben cinque olimpiadi.

L'ultima sua presenza fu a Rio, nel 2016, dove però non salì mai sul podio, come era capitato a Londra 2012, ma avendo in entrambe i casi l'onore di fare la portabandiera. Nelle edizioni precedenti vinse invece sette medaglie, cominciando ad Atene 2004 - proprio nel Paese dove oggi è stata eletta alla massima carica dello sport mondiale -, quando vinse l'oro nei 200 dorso, l'argento nei 100 dorso e il bronzo nei 200 misti. Quindi, a Pechino 2008, si confermò campionessa olimpica nei 200 dorso e ottenne l'argento nei 100 dorso, nei 200 misti e nei 400 misti.

Nel suo Paese è un idolo, basti pensare che lo Zimbabwe ha raccolto in tutto otto medaglie olimpiche, sette delle quali per merito suo, tanto da essere definita un 'tesoro' nazionale. Entrata presto a far parte del Comitato olimpico internazionale quale membro della commissione atleti, di cui diventò presidente nel 2018, lasciato l'agonismo Coventry si è dedicata anche alla politica, diventando ministro dello sport nel governo di Harare, rimanendo sempre impegnata a diffondere il nuoto nel suo Paese e in Africa.

Attraverso la 'Kirsty Coventry Academy' ha aperto le porte delle piscine a tanti bambini e ragazzi, non solo per farne dei campioni ma anche per aiutare a ridurre le vittime di annegamento, una delle maggiori cause di morte tra i giovani africani. Un'altra piaga che ha deciso di combattere è quella del doping, impegnandosi nell'agenzia mondiale antidoping (Wada), sia nel consiglio sia nel comitato atleti, che sviluppa programmi di istruzione e sensibilizzazione.


   

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