È stato reintegrato nell'Ordine
dei Medici e ha ripreso la sua attività nell'ambulatorio di
Marina di Ravenna il 66enne medico di base e ginecologo Mauro
Passarini, al centro della prima grande inchiesta in Italia su
falsi green pass.
Per il 66enne, originario di Bologna ma da tempo residente
sul litorale ravennate, la decisione - come riportato dal Resto
del Carlino - è arrivata nei giorni scorsi su apposita istanza
alla luce del fatto che il 5 luglio scorso il Gip aveva revocato
l'ultima misura cautelare pendente sull'uomo: l'obbligo di
dimora sul territorio comunale (e il reintegro è così
retroattivo a partire da quella data).
Secondo le indagini della polizia coordinate dal pm Angela
Scorza, Passarini avrebbe simulato vaccinazioni Pfizer contro il
Covid a decine di no-vax arrivati anche da fuori regione.
L'avviso di conclusione indagine, a inizio ottobre scorso aveva
raggiunto 250 persone tra cui appunto il dottor Passarini: per
tutti l'accusa è di falso in concorso con il 66enne. Questi
dovrà rispondere pure di peculato per via della contestata
appropriazione di fiale di vaccino e di evasione per avere
parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa
mentre era ai domiciliari ottenuti dopo la carcerazione scattata
il 10 novembre precedente in ragione di un'ordinanza di custodia
cautelare.
A fine marzo 2022 era quindi tornato libero ma con una blanda
misura restrittiva che gli impediva il reintegro. Il suo Ordine
aveva intanto aperto un procedimento disciplinare tuttora
sospeso in attesa dell'esito di quello penale.
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