Reduce dal debutto al Teatro alla
Scala con la "Salome" di Richard Strauss, il direttore tedesco
Michael Güttler torna sul podio dell'Orchestra del Teatro
Comunale di Bologna dopo aver diretto lo scorso aprile l'opera
"Iolanta" di Piotr Ciajkovskij. Avverrà il 2 marzo alle 20.30
all'Auditorium Manzoni per la direzione del capolavoro postumo
di Gustav Mahler "Das Lied von der Erde" (Il canto della terra),
un brano che a Bologna non si ascolta dal 2008, quando a
dirigerlo fu James Conlon.
Nella partitura del compositore boemo ad emergere è il senso
della "fine" sempre più imminente: questa sinfonia per due voci
e orchestra, infatti, sublima il tema della morte percepito dal
maestro come un viaggio del viandante verso la natura. Mahler
compose il suo ultimo ciclo di Lieder su liriche cinesi tratte
da Die Chinesische Flöte, parafrasate in tedesco da Hans Bethge,
tra il 1908 e il 1909 a Dobbiaco, in un periodo tragico della
sua esistenza. Aveva appena appreso della malattia cardiaca che
lo affliggeva ed era ancora forte il dolore per la scomparsa
della figlia maggiore. Il viaggio in sei canti verso l'Addio
finale, "Der Abschied" (Congedo), passa attraverso "Das
Trinklied vom Jammer der Erde" (Il brindisi dei mali della
terra), "Der Einsame im Herbst" (Solitario nell'autunno), "Von
der Jugend" (Della giovinezza), "Von der Schönheit" (Della
bellezza) e "Der Trunkene im Frühling" (L'ubriaco a primavera).
Il compositore non potè ascoltare "Das Lied von der Erde", che
venne eseguito postumo a Monaco di Baviera, il 20 novembre 1911,
dall'Orchestra Filarmonica di Vienna diretta da Bruno Walter.
All'Auditorium Manzoni, Michael Güttler dirigerà le voci
soliste del tenore russo Sergey Radchenko (che sostituisce
l'annunciato ma indisposto Ramón Vargas) e del mezzosoprano
tedesco Claudia Mahnke, entrambi al debutto bolognese. Lui
ospite di sale prestigiose come il Musikverein di Vienna e in
Italia del Teatro alla Scala e dell'Accademia di Santa Cecilia,
lei apprezzata interprete del repertorio tedesco, che canta in
tutto il mondo, dal Metropolitan di New York alla Staatsoper
Unter den Linden di Berlino passando per il Festival di
Bayreuth.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA