Torna AngelicA, il festival dedicato alla musica internazionale contemporanea e di ricerca: la 33esima edizione della manifestazione diretta da Massimo Simonini si svolgerà dal 2 al 31 maggio con 16 appuntamenti al centro di ricerca Musicale/Teatro San Leonardo di Bologna e uno alla Basilica di Santa Maria dei Servi. Anche quest'anno il Festival dedica grande attenzione e apertura alla diversità e la conseguente capacità di abbracciare e mettere insieme mondi sonori differenti tra loro in un programma, costruito a più mani, molto variegato e corale. Un avvenimento apre AngelicA 33: dopo un'assenza di oltre vent'anni dalla scena europea, Jim O'Rourke sarà in Italia insieme a Eiko Ishibashi, e farà tappa a Bologna per un doppio concerto il 2 maggio. Un salto di qualche giorno e tocca a Wadada Leo Smith, tra i più importanti musicisti della storia del jazz, presentare il Create Festival.
Due serate di concerti (5 e 6), in cui si potranno ascoltare brani di Smith eseguiti in prima assoluta ed europea da una formazione inedita, appositamente riunita. L'evento di chiusura del festival coinvolge il Conservatorio Martini di Bologna e vede protagonista Otomo Yoshihide con due concerti in prima assoluta: prima si esibirà in solo al giradischi e poi dirigerà l'Angelica orchestra, formata da 16 studenti del Conservatorio.
E ancora il 3 le sonorità etiopi rivisitate dal duo Musho formato da Sofia Jernberg e Alexander Hawkins; le prime apparizioni italiane di Lauren Sarah Hayes e delle musiciste vietnamite Luong Hue Trinh e Ngo Tra My (il 10); l'attraversamento di stili e generi musicali di Carpe Diem, il sestetto fondato da Oren Ambarchi (il 15); l'esibizione di Maja Solveig Kjelstrup Ratkje e Stian Westerhus (18); la performance di Sarah Davachi all'organo a canne della Basilica di Santa Maria dei Servi (25); l'ensemble di musica contemporanea Azione_Improvvisa (17); e il Piccolo Coro AngelicA, il laboratorio di sperimentazione vocale per bambini tra i 5 e i 12 anni (il 27).
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