"Oggi abbiamo aperto le porte
delle case di via Borgolocchi, che da ormai 6 anni sono murate e
lasciate all'abbandono, per dare vita ad H.O.ME. (Hub di
Organizzazione Meticcia)". Nasce così una nuova occupazione
abitativa a Bologna, realizzata dal collettivo Laboratorio
universitario d'autogestione (Luna), lo stesso collettivo che a
ottobre aveva occupato uno stabile di via Capo di Lucca,
ribattezzato "Casa Vacante".
. "Ormai chiunque si rende conto del grande problema abitativo
che c'è a Bologna - si legge in una nota diffusa dagli attivisti
in cui si invita la stampa a una conferenza nel pomeriggio -: un
problema che morde una città intera ed una fascia sociale sempre
più ampia; un problema che spezza le gambe a generazioni di
giovani e precarie e a chi contribuisce all'economia della città
lavorando nella logistica, nella ristorazione, in aeroporto; un
problema per il quale a tutti i livelli si discute, ma sul quale
si fatica a trovare soluzioni immediate ed accessibili".
Via Borgolocchi è la via adiacente all'ex caserma Masini,
occupata nel 2012 e ribattezzata "Làbas", prima di essere
sgomberata nel 2017. All'interno della casa, conclude il
comunicato, vivranno "persone migranti, che lavorano a tempo
determinato o indeterminato in diversi settori, con una base di
reddito mensile a volte non bastevole a sostenere il costo
esagerato di un affitto a Bologna, la seconda città più cara
d'Italia".
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