Un insolito trio di strumenti, arpa, flauto e viola, sarà il protagonista il 28 giugno alle 21 nel chiostro della Basilica di Santo Stefano del ciclo di concerti cameristici Talenti di Bologna Festival. A suonarli il Trio Ravel (Lorenzo Messina flauto, Giacomo Lucato viola, Francesca Marini arpa), giovani talenti emergenti che hanno mosso i primi passi nello studio della musica da camera con Emanuela Piemonti, al Conservatorio di Milano.
Nato appena tre anni fa, riunendo tre strumenti apparentemente assai diversi, il giovane ensemble si è già distinto in diverse competizioni, vincendo, tra gli altri, il Concorso Internazionale Città di Stresa. Per il suo debutto nella rassegna bolognese, il Trio Ravel ha costruito un programma che idealmente si richiama al gesto della danza: come in un girotondo, le diverse composizioni ruotano attorno alla Sonata di Debussy, valorizzando ora il trio ora i singoli strumenti. Si ascoltano così le meravigliose volute per flauto solo di Syrinx, il sognante Improvviso per arpa di Fauré o l'incantevole Capriccio per viola con cui Vieuxtemps omaggia Paganini.
Completano il programma il Terzettino (1905) di Théodore Dubois, figura chiave della scena musicale parigina, autorevole didatta e direttore del Conservatorio Nazionale; il Trio per flauto, arpa e violoncello composto nel 1947 dal francese Jean-Michel Damase, pianista e compositore che in tutta la sua produzione cameristica rivela una perfetta padronanza della scrittura per ciascuno degli strumenti di volta in volta prescelto; l'evocativo Trio Elegiaco del compositore britannico Arnold Bax, datato 1916 e ispirato alle drammatiche vicende della rivolta irlandese. Al centro del programma un capolavoro quale la Sonata in fa maggiore di Debussy che fonde mirabilmente i timbri di flauto, viola e arpa, creando sottili legami tra libertà della struttura e sensibilità espressiva.
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