Domenica alle 21 al Pala De André,
quando Ravenna Festival ospiterà la Banda dell'Arma dei
Carabinieri, diretta dal Colonnello Massimo Martinelli in un
programma che spazia da Verdi a Morricone, ci sarà un fuori
programma: il maestro Riccardo Muti ha infatti accettato
l'invito di Martinelli a salire sul podio, dal quale dirigerà
l'ouverture dal Guglielmo Tell di Rossini: un modo per rendere
omaggio a tutte le bande d'Italia.
"Da sempre - ricorda Muti - fin nei paesi più sperduti, le
bande contribuiscono alla conoscenza della musica e la gloriosa
Banda dell'Arma dei Carabinieri appartiene a questa storia, una
storia a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare".
Muti non ha infatti mai mancato di dare voce alla necessità
di una legge a tutela e sostegno delle formazioni bandistiche.
Perché le bande rappresentano per molti la sola occasione di
ascoltare musica ed entrare in contatto con un patrimonio come
quello operistico, tramandano la pratica di strumenti altrimenti
scomparsi dal repertorio, sono una risorsa culturale e sociale
che ha nutrito anche tanta di quella musica divenuta parte del
canone occidentale
"Siamo grati e onorati che il Maestro Muti abbia accolto il
nostro invito - dice il comandante provinciale dell'Arma,
Colonnello Marco De Donno - Non solo per la sua preziosa
esperienza sul podio delle più grandi orchestre al mondo e per
l'amore che sempre dimostra per il patrimonio musicale del
nostro Paese, ma anche per l'acuta sensibilità con cui riconosce
nel suonare insieme un alto esempio di convivenza civile. Una
lezione importante, soprattutto nell'occasione in cui la Banda
dell'Arma dei Carabinieri raggiunge la Romagna, terra ferita
negli eventi di maggio ma forte di quel senso di comunità che
anima anche ogni banda e orchestra".
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