Un fatturato che per la prima volta
ha superato il miliardo di euro nel 2022, anche se il dato è
dovuto anche alla crescita dei prezzi del gas l'anno scorso, ma
che ha portato a un margine operativo lordo a 53,1 milioni, in
crescita rispetto ai 32,8 milioni del 2021. Sono i dati
presentati oggi dal gruppo Tremagi, la holding che controlla le
attività di Illumia, che sottolinea come il fatturato sia
crescito del 27% rispetto all'anno precedente e registrato un
risultato prima delle imposte pari a 17 milioni di euro.
Oltre ai dati sul 2022, con l'Ebit che è raddoppiato rispetto
al 2021 a 20,2 milioni, Illumia, che si occupa di energia, gas,
risparmio energetico e fibra, ha anche presentato il piano
industriale per i prossimi cinque anni, che punta a raddoppiare
gli attuali 500mila clienti, ma in particolare il piano prevede
una pipeline da 100 MW di progetti rinnovabili.
"Dagli eventi degli ultimi anni, tra Covid e crisi
energetica, quello che abbiamo capito è che vi è una grande
debolezza sistemica a livello energetico in Europa e in Italia.
Siamo stati succubi di un fornitore unico, la Russia, e abbiamo
visto come questo abbia portato a un balzo dei prezzi, a causa
della diminuzione dell'offerta. Non ci vogliamo ritrovare in
questa situazione e per questo abbiamo deciso di entrare anche
nella produzione energetica, proprio per coprire le necessità
energetiche di Illumia. Il nostro obiettivo è raggiungere un
milione di clienti nei prossimi 5 anni e per farlo puntiamo a
produrre 100 MW, oltre a investimenti nel settore green" ha
dichiarato Marco Bernardi, presidente di Illumia.
Un progetto che, come sottolinea il presidente Bernardi, si
concentrerà con siti produttivi nel Centro Nord, in particolare
tra Emilia Romagna, Marche, Lazio e Toscana, a causa dei "tempi
di allaccio alla rete infiniti che ci sono purtroppo al Sud,
dove avremmo investito volentieri".
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