La monumentale tela 'L'apparizione della Beata Vergine e di san Pietro ai compagni di san Brunone' di Giuseppe Avanzi (1645-1718), opera di circa 36 mq e capolavoro della pittura ferrarese del tardo Seicento, è tornata nel Tempio di San Cristoforo alla Certosa di Ferrara, dove fu rimossa a seguito dei bombardamenti del gennaio 1944. Dopo circa ottant'anni il dipinto è stato ricollocato nel presbiterio della chiesa al termine di un lungo e complesso restauro a cura del Laboratorio Ottorino Nonfarmale a San Lazzaro di Savena (Bologna), realizzato grazie a un progetto del Comune di Ferrara, in collaborazione e con il contributo della Regione Emilia-Romagna. L'investimento complessivo è stato di 97.500 euro, 60 mila della Regione e 37.500 del Comune. La conclusione dei lavori di ricollocazione dell'opera è stata celebrata oggi in una presentazione aperta alla cittadinanza, per salutare pubblicamente il ritorno della grande tela seicentesca, alla presenza tra gli altri dell'assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, dell'assessore alla Cultura di Ferrara, Marco Gulinelli, e del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Una seconda tela dell'Avanzi, "L'Apparizione di san Brunone a Ruggero Conte di Sicilia prima della battaglia", sarà riposizionata sulla parete opposta ed è in fase di restauro a cura del Ministero della Cultura. "E' una grande soddisfazione poter ammirare questa magnifica tela nel luogo che l'ha ospitata fino ai giorni bui della Seconda guerra mondiale - ha detto Felicori - Sostenere questi restauri è molto importante, significa conservare il nostro patrimonio artistico e culturale che abbiamo avuto la fortuna di ereditare in secoli di storia anche a vantaggio delle future generazioni".
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