Un grande portico con all'interno
un teatro, "luogo dell'immaginazione". È "un'immagine molto
classica" quella del padiglione Italia all'Expo 2025 di Osaka in
Giappone, disegnato dall'architetto Mario Cucinella, che ha
presentato il progetto elaborato con il team del suo studio Mca
al Cersaie a Bologna.
Dopo i saluti di Giovanni Savorani, presidente di
Confindustria Ceramica - che ha richiamato alla necessità di "un
piano casa forte e veramente pragmatico" per l'Italia - e
quelli dell'ad di Mondadori Media, Carlo Mandelli, e di Gilda
Bojardi, direttrice del Sistema Interni e ideatrice del
Fuorisalone milanese, Cucinella ha spiegato lo spazio "è
piaciuto molto ai giapponesi".
Il Padiglione Italia sarà completamente smontabile e in parte
realizzato in legno. Lo spazio propone al resto del mondo un
modello di città ideale. "È un tema complicato - spiega
Cucinella - ed ha una lunga storia. Nasce nel Rinascimento, e
l'abbiamo realizzato ad Urbino, a Pienza, a Palmanova" e nel
1700 a "Grammichele, Avola e Noto". Con l'industrializzazione, a
fine '800 è stata la volta della città operaia di Crespi d'Adda,
di Sesto San Giovanni, mentre negli anni '20 sono state
costruite "Sabaudia, Carbonia, l'Eur" e successivamente
"Gibellina dopo il terremoto". Un lungo excursus, che si
conclude con le immagini di Superstudio, e che verrà
rappresentato all'interno del padiglione, dove troveranno posto
anche spazi polifunzionali e un auditorium. Sul tetto, infine,
ci sarà "un giardino che sembra un po' un labirinto e ricorda i
giardini all'italiana", con tanto di opere d'arte nascoste nel
verde.
Sarà un'immersione nel gusto e nell'eccellenza italiana,
assicura l'ambasciatore Mario Andrea Vattani, commissario
generale per l'Italia ad Expo 2025 Osaka. "L'80% del pubblico
sarà giapponese e la maggior parte è proveniente dall'Asia",
spiega Vattani che invita a "portare il timone sull'alta
tecnologia e sulla ricerca" italiane.
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