Sarà dedicata a Felix
Mendelssohn-Bartholdy, il celebre compositore e musicista
romantico tedesco vissuto tra il 1809 e il 1847, la nuova
stagione dell'Ensemble Concordanze, il gruppo di musicisti
bolognesi che da anni, con divertentissime lezioni-concerto,
porta la musica classica oltre che al pubblico tradizionale,
anche alle persone che si trovano nelle carceri e negli istituti
psichiatrici della regione.
L'inaugurazione è in programma il 28 aprile alle 11.30 nella
sede consueta del Goethe Zentrum di via de Marchi a Bologna con
ingresso gratuito su prenotazione, scrivendo a
[email protected]. Col titolo 'Giovani Scapigliati', la
locandina del primo appuntamento presenta un programma che si
divide fra racconti e musiche sulle figure di Ludwig van
Beethoven e, appunto, Mendelssohn. Beethoven è stato, infatti,
l'idolo del giovane Mendelssohn (e della sorella Fanny): non
deve quindi stupire che il tredicenne Felix ne imitasse il
tempestoso e attraente stile, come è facile scoprire ascoltando
il Trio per archi in do minore Op. 9 N. 3 del 1799 del
compositore di Bonn, Beethoven, e il Quartetto con pianoforte
Op. 1 N. 1 del 1822 di quello di Amburgo, Mendelssohn.
"Anche quest'anno portiamo la grande musica in giro per la
regione: - spiega il violoncellista Mattia Cipolli, tra i
fondatori dell'Ensemble - ci piace pensare che la potenza della
musica classica, con gli stessi brani e racconti che portiamo
dentro e fuori dal carcere, possano rappresentare una sorta di
ponte tra due realtà, quella di chi è fuori e di quanti, invece,
sono rinchiusi, che dovrebbero dialogare molto di più di quanto
non avvenga. La forza dell'arte consente allora di gettare un
ponte, e di istituire una sorta di comunicazione, per quanto
complessa: al di qua e al di là di una fila di sbarre, o di una
porta chiusa a chiave".
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